Conte piange e vince (ossia chiagne e fotte), la Gazzetta a modo suo elogia il tecnico del Napoli
Ha perso De Bruyne Anguissa Lobotka Gilmour. Eppure il Napoli vince, Conte fa rendere al massimo qualsiasi giocatore. Le lamentele per i troppi acquisti sono dimenticate

Conte che mostra il premio Scopigno (Foto ssc Napoli)
Conte piange e vince (ossia chiagne e fotte), la Gazzetta a modo suo elogia il tecnico del Napoli
La Gazzetta a modo suo elogia Antonio Conte, lo fa con Stefano Agresti che parte dall’emergenza infortuni a centrocampo:
De Bruyne più Anguissa più Lobotka più Gilmour: una ricchezza straordinaria, probabilmente una delle migliori mediane non solo d’Italia ma addirittura d’Europa, disintegrata da strappi, stiramenti, risentimenti.
Eppure Conte è riuscito comunque a mettere in piedi una formazione efficace, che non a caso ha vinto le ultime tre partite di campionato (e non contro avversarie qualsiasi: Atalanta, Roma, Juve) oltre a una di Champions e una di Coppa Italia ai rigori. Il merito di questo exploit arrivato proprio nel momento più difficile? Della società, che ha costruito un organico di prim’ordine, e naturalmente dell’allenatore.
La vittoria più significativa è stata l’ultima, contro la Juve, perché arrivata nel momento in cui è caduto anche Lobotka. Lì si è vista la mano del grande allenatore, che ha scelto Elmas per fare coppia con McTominay in mezzo al campo – in realtà non aveva altra scelta… – e lo ha trasformato subito in un mediano/regista decisivo. Nella preparazione alla gara contro la Juve è emerso tutto Conte, l’uomo che fa rendere al massimo qualsiasi giocatore. Così come Conte era emerso in tanti atteggiamenti delle settimane precedenti, quando si era lamentato un po’ di tutto, perfino dei troppi giocatori che gli avevano acquistato. Come dicono a Napoli? Piangi e vinci (non proprio in questo modo, ma insomma). Ecco, Conte fa esattamente così.










