Folorunsho e Hermoso, scambio di insulti shock durante Cagliari-Roma VIDEO
Il Corriere dello Sport riporta i labiali dei due giocatori che, visibilmente nervosi, entrano in contatto e se ne dicono di tutti i colori

Il Corriere dello Sport racconta gli attimi assurdi che si sono vissuti nella gara tra il Cagliari e la Roma, protagonisti Folorunsho ed Hermoso
“Atmosfera tesissima nel secondo tempo di Cagliari-Roma, match dell’Unipol Domus valido per la 14esima giornata di Serie A. Accade tutto al 78′ con i giallorossi in dieci (rosso a Celik) e i rossoblù in attacco alla ricerca del gol del vantaggio: dopo un’altra azione da urlo sull’out di destra, Palestra cade giù in area a contatto con Ghilardi ma l’arbitro Zufferli non concede il calcio di rigore per i ragazzi di Pisacane. Un episodio che accende Folorunsho da una parte e Hermoso dall’altra, entrambi ammoniti per proteste”.
Tutta la stima di Folorunsho per la madre di Hermoso#CagliariRoma pic.twitter.com/d6tpp2tmRP
— Marco Francia (@Marco5Francia) December 7, 2025
Folorunsho e Hermoso, scambio di insulti shock
“I due giocatori, visibilmente nervosi, entrano a contatto e se ne dicono di tutti i colori. Ne nasce un clamoroso scambio di insulti. L’ex centrocampista del Verona, che aveva provocato il rosso a Celik a inizio ripresa con un inserimento da applausi, perde le staffe e si rivolge così al difensore spagnolo della Roma: “Tua madre fa i boc****, quella tr*** di tua madre, tua madre fa i boc*****, quella put****”. Il gioco poi riprende regolarmente, nonostante i due protagonisti continuino a battibeccarsi anche a distanza”.
Potrebbe interessarti: La Roma è semplicemente una squadra mediocre, è cominciata l’inesorabile caduta
Il messaggio di Folorunsho dopo gli insulti a Hermoso: cosa ha scritto
“Solo dopo la partita ho rivisto le immagini di quanto successo: non posso che chiedere scusa. In campo l’adrenalina ha preso il sopravvento: era un momento delicato, c’era tensione e ad una offesa ho risposto con un’altra. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso. Anche se si dice che “finita la partita finisce tutto“.










