Spalletti esattamente due anni fa ebbe la cittadinanza onoraria di Napoli (Tuttosport)

«Mi sento ufficialmente uno scugnizzo», dichiarò. La Juventus, lo scorso 30 ottobre, si è affidata a lui quasi come fu con Conte nel 2010.

Napoli senza allenatore Spalletti de laurentiis caputi

Mg Napoli 04/06/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Sampdoria / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Napoli

Luciano Spalletti stasera tornerà sul prato del Maradona per il match tra Napoli e Juventus, stavolta sulla panchina bianconera. E il caso ha voluto che sia proprio il 7 dicembre, giorno in cui, due anni fa, ricevette la cittadinanza onoraria di Napoli.

Spalletti torna al Maradona

Scrive Xavier Jacobelli su Tuttosport:

Le strade di Spalletti e del Napoli tornano a incontrarsi proprio oggi; esattamente due anni fa, il 7 dicembre, il consiglio comunale di Napoli attribuisce la cittadinanza onoraria all’allenatore che ha firmato il terzo scudetto partenopeo. Nella circostanza, Spalletti dichiara: «Mi sento ufficialmente uno scugnizzo». Un groviglio di emozioni e di passioni nel quale si tuffano stasera i cinquantamila del Maradona. A Torino, c’è chi afferma che la decisione di andare e tornare in giornata sia legata anche all’emotività.

Per certi versi, la Juve di Elkann ha affidato a Luciano lo stesso compito di ricostruzione che assegnò ad Antonio Conte la Juve di Agnelli nel 2010. I bianconeri si erano lasciati alle spalle due settimi posti, il morale fu risollevato dal ritorno a casa di un simbolo. Comolli ha chiamato Spalletti il 30 ottobre scorso, sesto allenatore in cinque anni, mai successo nella storia della Signora. L’auspicio è che duri più a lungo. A Napoli verrà accolto da fischi o applausi? Merita i secondi; come diceva Luciano De Crescenzo, il tempo è un’emozione che va misurato in larghezza, sulla base dell’intensità e della qualità delle esperienze vissute. 

Il tecnico della Juve: «Io e il Napoli ci siamo resi felici a vicenda, le belle storie hanno il potere dell’immortalità»

Lei sente maggiormente questa partita?

«Sono stati due anni in cui con il Napoli ci siamo resi felici a vicenda. È stata un’emozione tremenda soprattutto quella dello Scudetto. Secondo me le belle storie hanno il potere dell’immortalità e rimarranno così per sempre. Poi ho vissuto emozioni importanti con Inter, Roma e Napoli. Oggi sono avversario di Inter, Roma e Napoli, ma voglio portarmi dietro tutte le persone belle di queste esperienze. Favorita? Non lo so, perché non parto con questi ragionamenti e lamentarsi non produce mai una buona classifica. A loro manca qualcosa a centrocampo, a noi manca qualcosa in difesa da tempo. Poi bisogna cercare di andare a vincere la partita, loro hanno un passato con certezze e noi siamo alla ricerca delle certezze.»

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