Baggio: «Gli azzurri vivano gli spareggi con la passione che avevamo noi, e non deludano gli italiani»

Ai microfoni della Fifa in occasione dei sorteggi Mondiali: «La nuova formula? Credo che sia un’opportunità molto importante. La cosa bella è che ci saranno così tante nuove squadre che potranno far parte dell’evento».

Baggio

Italian forward Roberto Baggio reacts 03 July at the Stade de France in Saint-Denis during the 1998 Soccer World Cup quarter final match between France and Italy. France beat Italy 4-3 in a penalty shoot-out to book their place in the World Cp semi-finals where they will play either Germany or Croatia at Stade de France 08 July. (ELECTRONIC IMAGE) AFP PHOTO (Photo by GERARD JULIEN / AFP)

Presente a Washington per il sorteggio dei gironi dei Mondiali 2026, l’ex fuoriclasse italiano Roberto Baggio ha concesso un’intervista ai microfoni della Fifa. Diversi i temi trattati dal “Divin Codino”, ecco le sue dichiarazioni più significative.

Le parole di Roberto Baggio

Baggio ha innanzitutto trattato il tema degli spareggi Mondiali che la Nazionale dovrà affrontare nel mese di marzo: «Mi auguro che ci sia la possibilità per la Nazionale Italiana di essere qui presente. In America ci sono tanti connazionali che vivono, respirano e aspettano di rivedere l’Italia protagonista della Coppa del Mondo. Il mio desiderio è che i giocatori non deludano le aspettative di questa gente che ama l’Italia”. 

Poi il messaggio da ‘fratello maggiore’ agli azzurri in vista delle partite: «Spero che tutti possano viverle con la passione che avevamo noi, sapendo che non torneranno più. Ognuno dovrà dare il 100% per non avere rimpianti».

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Col suo ritorno negli Stati Uniti, inevitabile la domanda sul rigore sbagliato in finale ad Usa 94. Baggio ha definito quell’esperienza “indimenticabile” e poi ha aggiunto: «È stato un momento fantastico… a parte l’atto finale, dove sono stato protagonista, ma in modo negativo. Per me è stato qualcosa di meraviglioso, unico, lo ricorderò per tutta la mia vita».

Infine, il passaggio sulla rinnovata (e discussa) formula del Mondiale a 48 squadre: «Credo che sia un’opportunità molto importante. La cosa bella è che ci saranno così tante nuove squadre che potranno far parte dell’evento».

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