Cogliandro, la pallavolista licenziata perché incinta, avrà tutti i soldi che le spettano: «Nessuna collega mi ha chiamato»
Accordo tra le parti. La pallavolo si doterà di un protocollo maternità. Ovviamente è stata decisiva La Stampa, senza quell'intervista nulla sarebbe accaduto

Cogliandro, la pallavolista mamma e licenziata, ha vinto: avrà tutti i soldi che le spettano: «Nessuna collega mi ha chiamato»
Diciamo che Asja Cogliandro ha vinto. In realtà ha vinto il tasso minimo di civiltà. Pallavolista di Perugia, era stata licenziata appena aveva comunicato di essere incinta. Grazie al quotidiano La Stampa – che ha tirato fuori il caso intervistandola – sono intervenuti federazione e presidente di pallavolo. Si è andati al Tribunale del Lavoro e si è trovato un accordo. Ne scrive ancora La Stampa, a firma Angelo Di Marino:
La quiete dopo la tempesta. Accordo trovato tra Asja Cogliandro e la Bartoccini Perugia: la pallavolista all’ottavo mese di gravidanza riceverà tutto il dovuto dopo l’interruzione del rapporto sportivo con il club umbro di serie A1, avvenuta alla comunicazione di essere incinta. «Voglio essere l’ultima a trovarsi in una situazione così», il primo commento a La Stampa di Asja che ha usato le stesse parole spesso in questi lunghi giorni. «Ora credo che sarò veramente l’ultima, qualcosa cambierà davvero – continua commossa Cogliandro -. Emotivamente è stato tanto faticoso, sono incinta all’ottavo mese di una gravidanza difficile…».
Cogliandro e nessuna delle colleghe che l’ha chiamata: «Forse c’è timore»
Cruciale la giornata di ieri, data prevista per la Camera di conciliazione voluta dalla Lega volley femminile e dal presidente Mauro Fabris. La denuncia di Cogliandro, con l’intervista rilasciata a La Stampa dieci giorni fa, è stata la certificazione di come non ci siano, di fatto, norme a tutela delle atlete in procinto di diventare mamme. Proprio questa storia, conclusasi con il pieno accordo tra le parti, rappresenta adesso un punto di svolta per il volley che si doterà di un protocollo maternità, in attesa che governo e Inps ci mettano mano. «Sono contenta di essere arrivata a un punto in cui ci sia nero su bianco una tutela per le pallavoliste – spiega ancora Asja -. Le colleghe? Nessuna mi ha chiamato, ma non fa niente. Forse c’è timore a parlare di una situazione tanto delicata. Ho ricevuto tante testimonianze da altre sportive, va bene così. Per me l’obiettivo era che qualcosa si muovesse nella pallavolo, obiettivo centrato».
«Una incomprensione riguardo alle modalità di liberarlo dopo che la stessa atleta aveva lasciato Perugia”, recita la nota ufficiale della Lega volley che augura a Cogliandro “una serena continuazione della gioia della maternità».
Insomma, Asja avrà tutto il resto dell’ingaggio previsto per la scorsa stagione e ora andrà in maternità con il contributo di 1.500 euro previsto dall’Inps e integrato dalla Federvolley.