Cobolli-Shelton, scintille a fine match: “Perché hai fatto così?”

Alla fine del match, nasce un diverbio tra i due tennisti per un gesto del tennista azzurrod durante il tie-break del terzo parziale

Cobolli

Roma 12/05/2022 - Internazionali BNL d'Italia / foto Imago/Image Sport nella foto: Flavio Cobolli ONLY ITALY

Ben Shelton ha sconfitto Flavio Cobolli agli ottavi di finale del Masters 1000 di Toronto: 6-4 4-6 7-6. Alla fine del match, nasce un diverbio tra i due tennisti per un gesto del tennista azzurrod durante il tie-break del terzo parziale

Cobolli e la frase a Shelton: “Non era rivolto a te”

Proprio quell’occasione fallita al servizio ha innervosito il tennista azzurro che alla fine del match ha avuto un battibecco a rete con l’avversario. Cobolli è apparso piuttosto infastidito dal comportamento di qualcuno in tribuna, forse alcune persone presenti nel box di Shelton.  Mentre si dirigeva verso la rete per stringere la mano all’avversario, lo statunitense l’ha accusato di aver fatto una smorfia sgradevole a lui rivolta durante il match. Shelton ha anche mimato l’espressione, per essere ancora più chiaro. L’azzurro ha cercato subito di chiarire l’accaduto ribadendo più volte a Shelton come il gesto non fosse rivolto a lui: “Non riguarda te, hai meritato di vincere“. La replica dello statunitense è stata netta: “E allora perché ti sei girato dall’altra parte con lo sguardo?“.

 

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Il chiarimento di Shelton a fine partita

L’americano ha detto di credergli, anche se poi la discussione è proseguita per alcuni minuti di fronte all’arbitro, a bordocampo. Un minuto buono di faccia a faccia nel quale Flavio ha provato nuovamente a spiegare all’americano che il gesto di stizza non era rivolto a lui: “Non ce l’avevo con te ma mettiti nei miei panni. È stata una partita molto tesa ed è normale essere un po’ nervosi, no?“. Nell’intervista post-partita, Shelton ha provato a spiegare l’accaduto: “Ha fatto un gesto durante il tie-break e gli ho chiesto a chi fosse rivolto. Ha detto che non era rivolto a me, quindi siamo a posto“. Pace fatta, quindi

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