È estate e di nuovo Morata cambierà squadra, ogni anno torna a sognare come un bambino (Paìs)

L'elogio all'uomo (che si trasferirà forse al Como ndr): "Ci sarà stato un momento in cui, girandosi, non ha trovato nessuno. Ecco perché vive ogni trasferimento come la prima volta"

Morata

Mg Milano 30/11/2024 - campionato di calcio serie A / Milan-Empoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Alvaro Morata

Ogni estate il nome di Álvaro Morata torna a circolare nei discorsi di mercato, tra sondaggi, suggestioni e offerte (potrebbe andare al Como ndr). Ma, come racconta El Paìs, al centro di tutto c’è sempre lui, con le sue scelte non scontate e una sensibilità fuori dagli schemi del calcio moderno. Morata ha accettato spesso panchine pesanti e si è sempre fatto carico di aspettative altissime, senza però rinunciare a una dimensione personale e familiare che per lui ha sempre contato più di tutto.

Morata è un sognatore, ha capito di aver “vinto la lotteria” (Paìs)

Scrive così El Paìs:

Quasi ogni volta che arriva l’estate, Morata torna a sognare. «Viviamo di sogni», disse una volta. C’è qualcosa di imprevedibile nei sogni di Morata: proprio quando pensi che abbia finito con tutti i suoi sogni, Morata ricomincia. Morata sogna come sognano i bambini quando gli viene detto di esprimere un desiderio davanti a una torta e di tenerselo per sé. “A cosa serve un bel sogno se non puoi raccontarlo?”, si chiedono i bambini. Ed è probabilmente quello che pensa anche Álvaro Morata, che ce li ha raccontati tutti, tra lo scherno di alcuni.

[…] Ogni volta che arriva l’estate, mi chiedo cosa stia sognando Morata questa volta. […] C’è stato un momento in cui deve essersi guardato indietro e aver capito che non c’era più nessuno. Ecco perché, per quanto possa sembrare improbabile, realizza i sogni ovunque vada. Perché ha capito prima di chiunque altro di aver vinto alla lotteria in un modo che non poteva sbagliarsi, ed è per questo che sembra prendere in mano i propri sogni e quelli degli altri ogni volta che firma per una squadra. Come se fosse ancora incredulo della propria fortuna, presentazione dopo presentazione, che sia alla Juventus, all’Atletico, al Chelsea o al Galatasaray, ripete sempre la stessa frase: «È un sogno essere qui».”

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