Osimhen ha scelto la Turchia per sentirsi libero, in una dimensione adatta al suo carattere (Corsera)
"Col Napoli è stato un amore tormentato, è stato libero in tutte le scelte: nel bene e nel male. Al Galatasaray quando gli capiterà di andare fuori binario avrà meno pressioni"

Dc Napoli 28/04/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Roma / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: esultanza gol Victor Osimhen
Victor Osimhen è la telenovela di questo e dello scorso mercato estivo. Un calciatore estasiante, che in prestito in Turchia ha segnato 37 gol in una stagione. Che a Napoli ha dominato la Serie A nell’anno dello scudetto ma che poi, successivamente e anche a causa di un carattere non sempre ben smussato e oseremmo dire maturo ha rovesciato le carte in tavola. E ora ci si ritrova a venderlo per 75 milioni (Retegui è stato venduto a 68 circa, Wirtz al Liverpool a più di 110 ma non valgono il nigeriano). Amore e odio.
Osimhen, col Napoli amore e odio. Ha sempre agito secondo la sua volontà (Corsera)
Ne parla così Monica Scozzafava su Il Corriere della Sera:
“La realtà però è ben diversa: fra Osimhen e il Napoli è stato amore e odio, la corrispondenza di amorosi sensi si è interrotta proprio all’indomani di quel glorioso scudetto di Spalletti, nonostante un rinnovo di contratto a 10 milioni. Sarebbe imbarazzante portarlo controvoglia in ritiro a Dimaro agli ordini di Conte […]
Va bene così, dunque: il bomber nigeriano dovrà andar lì dove ha scelto di stare, in una squadra che non partecipa a un campionato particolarmente prestigioso ma che gli garantisce 15 milioni a stagione per quattro anni […] Ma Osimhen non ne fa soltanto una questione di soldi, ha rinunciato alla corte serrata dell’Al Hilal di Inzaghi che di milioni gliene assicurava 40 a stagione.
Ha scelto il Galatasaray perché a Istanbul, insieme con la sua compagna e alla figlia di tre anni, ha trovato una dimensione più adatta al suo carattere […] per non avere «complicazioni» quando gli succede di andare fuori binario. […] Tutto e anche di più per Osimhen, il bomber mascherato che ha fatto della protezione al viso (costretto ad indossarla dopo un’operazione allo zigomo per uno scontro di gioco con Skriniar al primo anno a Napoli) un simbolo della sua forza, un segno distintivo dell’inquietudine del campione. […]
Osimhen non si è nascosto davanti alle telecamere quando ha mandato a quel paese Garcia per una sostituzione non gradita, oppure quando si è rifiutato di giocare contro l’Inter durante il regno di Calzona, terzo allenatore della stagione peggiore del Napoli. Non si è risparmiato su Instagram con tante azioni di beneficenza anche a favore di semplici fan; non si è nascosto in questa trattativa: tre giorni fa ha comunicato al Napoli che vuole soltanto il Galatasaray. Osi libero in tutte le scelte, nel bene e nel male. E, allora, c’è rimpianto sì, ma anche respiro. Economico e ambientale. Va bene così a tutte le parti di questa storia, bella e tormentata.”