Thuram può diventare un altro centravanti divorato da Lautaro, dopo Dzeko, Icardi e Lukaku

Il Giornale. Lautaro ha finito per fagocitare tutti i suoi compagni di reparto. Il Corsera spiega invece che "È probabile che a Lautaro abbia dato fastidio il freno tirato del compagno"

Thuram

Barcellona 30/04/2025 - Champions League / Barcellona-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Marcus Thuram

La ThuLa, la coppia d’oro Lautaro-Thuram che sembrava l’asse intoccabile dell’Inter post-Istanbul, oggi non appare più così solida. A destabilizzare l’ambiente, più delle parole, è bastato un “like”: quello con cui Thuram ha dato pubblicamente sponda a Calhanoglu nel duello a distanza con il capitano argentino. Un segnale che ha aperto squarci nel gruppo. Il Giornale parla dell’ennesimo centravanti “matato” dal toro Martinez, dopo Icardi, dopo Lukaku e Dzeko.

Thuram può essere un altro 9 “matato” dal toro Martinez (Giornale)

Il Giornale analizza così:

“L’appoggio di Thuram alle parole di Calhanoglu contro Lautaro (e in parte anche Marotta) potrebbero lasciare il segno. E chissà se, indipendentemente dal sistema di gioco, dopo Ferragosto ritroveremo il francese accanto all’argentino o se sarà l’ennesimo 9 “matato” dal Toro? Icardi, Lukaku, Dzeko, adesso Thuram? Partito riserva di Icardi, quando è arrivato all’Inter nell’estate del 2018, ha finito per prendergli il posto, quando il connazionale è entrato in conflitto con Spalletti.

Poi con Conte ha fatto la spalla di Lukaku fino allo scudetto, ma quando poi Big Rom è tornato e in panchina ha trovato Inzaghi, le gerarchie si sono rapidamente ribaltate, fino alla finale di Istanbul, ultima partita nerazzurra anche di Dzeko, liberato a fine contratto, prima del “tradimento” di Lukaku. Ed è lì che è nata la ThuLa, un campionato dominato e una stagione spesa a inseguire tutto per poi vincere niente”.

Aggiunge, invece, il Corriere della Sera:

“Lautaro ha segnato molto meno del compagno, anche se tra Roma, Udinese e Venezia ha fatto gol pesanti. Poi da gennaio le parti si sono invertite e del francese si ricordano la zampata di Rotterdam e due grandi colpi di tacco, a Monaco per l’assist al Toro e a Barcellona per il gol lampo nell’andata della semifinale. […] Anche Marcus è arrivato lontano dalla forma giusta al gran finale col Barcellona e si è ripresentato al Mondiale pochi minuti col Monterrey al debutto, fermandosi subito. […] Ma la sua condizione era più che approssimativa e non si è mai prodigato in un allungo o in un contrasto: Lautaro ha sfiorato due volte il pari solo quando il francese è uscito.

[…] Può darsi che a Lautaro abbia dato fastidio il freno a mano tirato dal compagno. E che oltre che con Calha ce l’avesse anche con lui. Ma Marcus, come altri, a partire da Dumfries, pretende che «le cose di squadra restino dentro la squadra». Il Toro la mette giù sempre troppo dura e lo fa in pubblico? Mentre Marcus non ha la rabbia agonistica del campione? Una verità non esclude l’altra (senza contare che il francese a differenza del capitano è richiestissimo da stampa e sponsor anche per il suo lato modaiolo) e non esclude certo che i due tornino ad andare d’accordo”.

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