“Dove andiamo con Ronaldo?”. Cr7 sta diventando un problema per il Portogallo

Il quotidiano tedesco Faz: "Ha difficoltà a capitalizzare la sua esperienza e la sua precisione".

Ronaldo al hilal

Portugal's forward #07 Cristiano Ronaldo applauds the fans as he comes out for the warm up prior to the UEFA Nations League, League A Group A1 football match Poland vs Portugal at the National Stadium in Warsaw, Poland on October 12, 2024. (Photo by Sergei GAPON / AFP)

Il Portogallo affronterà stasera – ore 21 palla al centro – la Germania nella semifinale di Nations League. Lo farà lanciando ancora una volta da titolare il giocatore più rappresentativo della propria storia, Cristiano Ronaldo, che però in patria qualcuno sta cominciando a definire come un problema.

Il quotidiano tedesco Faz ha pubblicato un lungo approfondimento sulla nazionale portoghese dal titolo abbastanza emblematico: “Dove andiamo con Ronaldo?”. Ve ne proponiamo di seguito qualche passaggio.

Ronaldo un problema per il Portogallo? L’analisi di Faz

“Roberto Martínez si presenta in Portogallo come un diplomatico del calcio. Nei suoi due anni e mezzo da allenatore della Seleção, il tecnico catalano ha imparato a parlare un ottimo portoghese. Indossa sempre abiti scuri, ben aderenti. Ed evita discussioni e conflitti, anche quando tutto li richiede”, esordisce la Faz.

I tedeschi sottolineano che la ricerca dell’armonia non è garanzia di successo. E che i veri momenti di gloria nel calcio offensivo portoghese stanno diventando sempre più rari. Lo stesso commissario tecnico è infatti finito nel mirino della critica, anche per la sua scelta di insistere su Ronaldo ed altri giocatori.

“All’inizio del suo mandato, Martínez optò per il 3-4-3 per integrare al meglio ali veloci e portatori di palla come Nuno Mendes (Paris St. Germain) e Diogo Dialot (Manchester United). Tuttavia, dopo alcune partite vinte contro avversari più deboli, il catalano è tornato a sorpresa al 4-3-3 […] Un altro grosso problema è la sua gestione di Cristiano Ronaldo. Il suo predecessore, Fernando Santos, mise in panchina la superstar nella brillante vittoria per 6-1 contro la Svizzera negli ottavi di finale dei Mondiali, apparentemente liberando la sua squadra dall’onere di dover schierare l’attaccante, sempre esigente, in mezzo al campo”.

“Tuttavia, pochi mesi dopo, Ronaldo è tornato titolare sotto la guida di Martínez all’inizio delle qualificazioni agli Europei e ha difeso il suo posto fino ad oggi, nonostante l’età avanzata (40 anni). Le statistiche potrebbero dare ragione al Ct: nell’impeccabile campagna di qualificazione del Portogallo agli Europei (10 vittorie), Ronaldo ha segnato dieci gol e nell’attuale stagione di Nations League ne ha realizzati sei, diventando di gran lunga il miglior marcatore del Portogallo. Tuttavia, soprattutto contro avversari più forti, Ronaldo ora ha difficoltà a capitalizzare la sua esperienza e la sua precisione. Un aspetto particolarmente dannoso”, si legge.

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