Malagò: «Femminista? Mi sento portabandiera della corrente di pensiero che valorizza le donne»
Il presidente del Coni al Giornale: «La parola femminista non mi piace, identifica un concetto estremista. Al Coni ho due vicepresidenti donne»

Roma 12/10/2016 - Presentazione del piano 'Sport e Periferia / foto Insidefoto/Image nella foto: Giovanni Malago' ONLY ITALY
Tra pochi giorni iniziano le Olimpiadi di Parigi 2024. Il Giornale ha intervistato il presidente del Coni, Giovanni Malagò sul tema. La delegazione italiana sarà una delle più numerose della storia olimpica azzurra. L’attenzione è rivolta soprattutto alla parità di genere.
Malagò: «Ho sempre sostenuto la battaglia per la parità uomo donna»
Proprio sulla parità di genere inizia l’intervista con il Giornale. Nella pattuglia italiana ci saranno 209 uomini e 194 donne, record per l’Italia:
«Una precisa missione che si è dato il Cio è quella di avere una assoluta parità di genere. Sia nel numero degli atleti e delle atlete, sia nel numero delle medaglie. E Parigi sarà la consacrazione di questo percorso».
«Ho sempre sostenuto nel Cio questa battaglia per la parità uomo donna. Fieri del fatto che in tutte le 24 discipline individuali abbiamo qualificata almeno un’atleta».
Le discipline sono 32, l’Italia non ci sarà nel calcio, nell’hockey, nella pallamano, pallacanestro e rugby. Malagò si definirebbe “femminista”?
«A me non piace la parola femminista. Identifica un concetto estremista, radicale, assolutista, spesso strumentalizzato in termini faziosi. Io mi sento un po’ portabandiera di quella corrente di pensiero che valorizza le donne. Al Coni ho due vicepresidenti donne. Ho dirigenti importantissimi di sesso femminile. Abbiamo portato negli organismi sportivi la regola che le donne devono essere almeno il 30% nei vertici federali».
Lo sport italiano gode di ottima salute. Meno il calcio:
«Sono tre anni che siamo primi in Europa. Il tennis italiano ci inorgoglisce. E l’Italia del calcio? S’è giocato male. Ma quello che ha lasciato allibiti, imbarazzati, è come si è perso».