Ascierto, l’oncologo juventino: «Allo stadio uno mi ha riconosciuto e mi ha sputato, ero con mio figlio»
A Repubblica: «Senza mio figlio, me ne sarei andato. Mi ha fatto molto male. Non era un no vax. Ho avuto tanta solidarietà dagli altri tifosi».

Ascierto, l’oncologo juventino: «Ero allo stadio, uno mi ha riconosciuto e mi ha sputato». Il tristissimo episodio raccontato dall’oncologo del Pascale è stato ripreso da Repubblica Napoli che con Stella Cervasio ha intervistato il medico protagonista di una ricerca anti-Covid.
«Avrei preferito che mi dicesse “ attenti che ve ne faremo tre ( di gol)”. Sa, il classico sfottò che tra fan di squadre avversarie è ammesso. Invece, mentre ero in fila per entrare in tribuna Posillipo, questo signore che non era giovanissimo e aveva sicuramente più di 50 anni, mi ha riconosciuto e quando ho lasciato passare la persona che era di fianco a me, si è fatto avanti, mi ha sorriso e ha attivato il classico “ pù”. Uno sputo» . Ha qualche nemico, Ascierto? «Il fatto che sono tifoso della Juve a Napoli è risaputo. Ho partecipato anche a trasmissioni sportive e l’ho detto più volte in pubblico». La sua ricerca sul Covid però non ha riscosso propriamente i favori dei no- vax. « Non penso si trattasse assolutamente di un no-vax».