Xavi:«Troppi errori in difesa. Pensiamo prima alla Liga poi al Napoli»

In conferenza: «Stiamo cercando di correggere gli errori individuali per poter essere ai massimi livelli. Sergi Roberto e Romeu ci saranno contro il Napoli»

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Xavi Hernandez, tecnico del Barcellona, ha parlato in conferenza alla vigilia della partita di campionato contro il Celta Vigo. Mercoledì 21 la squadra spagnola giocherà contro il Napoli per cercare di strappare un pass ai quarti di Champions League.

Sulla partita contro il Celta

«Domani avremo un avversario tra i più preparati tatticamente. Penso che il Celta meriti molti più punti di quanti ne hanno. Benítez è un grande allenatore e la squadra ha le idee molto chiare. Fuori casa le cose per noi vanno meglio che a casa».

Sulle voci attorno al club

«Non possiamo controllarli ed è normale. Vedo lo spogliatoio allenarsi molto bene e unito. Siamo uniti con il presidente e Deco. Dall’interno (ndr passa) il messaggio di unità, tranquillità e lavoro».

Su Mbappé

«Non ho molto da dire. Quello che è stato ufficializzato è che se ne va Mbappé, ma la nostra situazione è diversa. Dobbiamo finire bene la stagione, abbiamo la Champions League. Non posso rispondervi».

Su Sergi Roberto e Oriol Romeu

«Entrambi sentono ancora qualche fastidio e sono ad un passo dal rientro. Se non domani, sarà contro il Napoli».

Sull’importanza delle prossime due partite

«È così in ogni momento della stagione. Al Barça siamo obbligati a raggiungere il successo. Se vogliamo qualificarci per la Liga domani devono essere tre punti, non possiamo più fallire. Non dipendiamo da noi stessi ma abbiamo continuare. Penso ancora che potremo finire la stagione in maniera positiva».

Su De Jong

«Frenkie è un giocatore molto importante e si trova a suo agio nel club. Non è il momento di parlare di questo. Mancano quattro mesi alla fine della stagione e non si parla di partenze. Pensiamo a Liga e Champions League».

Xavi: «Pensiamo alla Liga. C’è tempo per il Napoli»

Se la partita contro il Napoli condizionerà la formazione di domani

«Non la condizionerà. Domani ci sono tre punti importantissimi per la Liga. Pensiamo al Celta. C’è tempo per pensare al Napoli».

Sul futuro

«Fin dal primo giorno abbiamo suscitato entusiasmo e sono molto contento dei calciatori. È stato difficile competere. La gente mi ama e mi rispetta, l’altro giorno ha cantato per me. Penso che il mio tempo da allenatore sarà positivo al di là dell’eredità. Chiunque venga deve sostenere la squadra. È stato un piacere andare al Camp Nou e al Montjuïc».

Sulle parole di Lewandoski

«Ho visto che gli dà fastidio perdere, hanno un impegno e un coinvolgimento straordinario. Ci tengono molto quando perdiamo, poi noi gareggeremo fino a dove potremo arrivare. La reazione della squadra è quella di infastidirsi. Noi vogliamo vincere e ho questa sensazione: se non l’avessi, prenderei decisioni drastiche. Penso che siamo in tempo, voglio continuare a pensare in modo positivo».

Sulle cose da migliorare

«Quello che stiamo cercando di fare è correggere gli errori individuali per poter essere ai massimi livelli e vincere. Dobbiamo migliorare da qui alla fine della stagione. Non sarà grazie all’atteggiamento e al coinvolgimento. Ci sono state tante circostanze che non ci hanno fatto giocare così bene come lo scorso anno».

Sulla sua permanenza fino a giugno

«La mia percezione è sempre positiva, altrimenti non sarei qui. Quello che è successo l’altro giorno con il Granada è stato un incidente. Si avvicinano partite molto importanti e penso che si vedrà la reazione della squadra. Ho tutta la fiducia del presidente, Deco e i calciatori. Non significa che vinciamo la Champions League. Siamo uniti per competere fino alla fine».

Se Xavi è contento del lavoro fatto

«Da un lato sì, ma dall’altro ho un sentimento di tristezza. Penso che ora il lavoro che abbiamo fatto sia valorizzato di più. Al Barça abbiamo molta passione. Sono tranquillo e motivato a fare bene le cose. Faccio del mio meglio per questo lavoro».

«Prendiamo troppi gol, non giochiamo bene come l’anno scorso»

Sui gol subiti

«Penso che subiamo troppi gol ed errori in difesa e sulla pressione. È uno dei punti chiave in cui non giochiamo come l’anno scorso. Stiamo cercando soluzioni e ora Christensen gioca da perno e ci sono quattro centrocampisti. Dobbiamo migliorare molto in difesa».

Sui suoi gesti da tifoso del Barcellona

«Fin da piccolo ho tifato per la squadra. Ho sempre dato priorità al Barça. Uno degli ultimi gesti è mettere i soldi per venire al club o non ascoltare l’offerta del Milan alle 18 anni. Non mi sforzo, mi sento così. L’ultima cosa (ndr fatta per amore del club) è la mia partenza perché penso che sia la soluzione migliore. Tanti gesti perché mi sento così».

 

 

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