Dragusin: il Napoli offre 20 milioni più Ostigard e Zanoli in prestito, il Tottenham 25 (Di Marzio)

Il Genoa preferirebbe invece Ostigard in prestito e Zanoli a titolo definitivo, oppure la somma cash di 25 milioni

Dragusin

Cm Genova 29/12/2023 - campionato di calcio serie A / Genoa-Inter / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: esultanza gol Radu Dragusin

Dragusin: il Napoli offre 20 milioni più Ostigard e Zanoli in prestito, il Tottenham 25. Lo dice Gianluca Di Marzio a Speciale Calciomercato su Sky Sport.

Le due offerte di Napoli e Tottenham

Ecco le sue parole:

«Per Dragusin sono arrivate due offerte molto concrete. Una è del Napoli e l’altra del Tottenham.

Il Napoli ha offerto 20 milioni cash più il prestito di Zanoli e Ostigard a titolo definitivo.

Il Genoa vorrebbe Zanoli acquisto a titolo definitivo e Ostigard in prestito, oppure cash più ampio: 25 milioni.

Il Tottenham invece ha presentato un’offerta verbale 25 di milioni di euro».

Zangrillo: «Dragusin? Non ci faremo prendere per il collo, non c’è la necessità di vendere»

Il presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, intervistato da Sky Sport poco prima della sfida col Bologna, ha commentato la questione Irpef e anche i rumors sul possibile addio di Dragusin in questa finestra di mercato.

Il Genoa ha bisogno di vendere Dragusin?
«Siamo una grande società e come tale ci stiamo comportando. Dragusin è un grande giocatore e un grandissimo ragazzo, che grazie a questa società ha saputo esprimersi ad alti livelli. La nostra società non verrà presa per il collo da nessuno, non ha la necessità di vendere e deve comportarsi in modo sano nel rispetto della sua gente».

Zangrillo sulla questione Irpef:

«Il grande gioco del calcio in Italia ha una serie di organismi istituzionali che sovrintendono. Fra questi ce n’è uno con cui dialoghiamo costantemente come il COVISOC. In questo caso è stata coinvolta anche la Procura Federale. Io in prima persona ho incontrato il presidente della Procura. Ho spiegato in modo tranquillo e trasparente la situazione che si era venuta a creare. Oggi ho fatto un appello al silenzio perché penso sia doveroso che questi contesti si lasci lavorare le istituzioni. Le voci recenti che ho letto sono sciocche, irriverenti e trovano il tempo che trovano».

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