È il Napoli di De Laurentiis presidente-manager (Corsport)

Dopo che è stato il Napoli di Spalletti e Giuntoli. Il Progetto stavolta è custodito dentro una politica conservativa. Adl attende in silenzio

De Laurentiis Gravina

Napoli's President Aurelio De Laurentiis is seen in the stands during the Italian Serie A football match Frosinone vs Napoli at the Benito Stirpe stadium in Frosinone, on August 19, 2023. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

È il Napoli di De Laurentiis, titola il Corriere dello Sport che con Antonio Giordano analizza il Napoli della stagione 23-24. Napoli che ha scelto di puntare sui giocatori protagonisti della magnifica stagione che ha portato allo scudetto.

Aurelio De Laurentiis osserva e tace, ha evitato il 12 agosto di dire la sua, si è tenuto per sé le proprie riflessioni, ci ha messo la firma, dunque anche la faccia, cooptando per un bel po’ tutte le funzioni del presidente-manager: Mauro Meluso, il diesse, è arrivato tardi, il 13 luglio, e con garbo si è introdotto in un sistema nuovo e in un progetto per alcuni versi già avviato ma ora assorbito. De Laurentiis ha avocato a sé le responsabilità, se l’è tenute e le ha governate in un silenzio che sembra una protezione, in attesa che arrivino le scadenze.

Stavolta, e il «rischio» sta lì, è compiutamente il Napoli di Aurelio De Laurentiis, dopo ch’è stato quello di Spalletti e di Giuntoli: è una squadra che sa del passato ma che è rimasta sostanzialmente immutata resistendo alle tentazioni.

Il Progetto è racchiuso negli investimenti più recenti, nella assoluta credibilità tecnica di giocatori che sono stati in grado di realizzare un sogno, stavolta custodito dentro una politica conservativa, un po’ diversa dalle precedenti estati, spesso caratterizzate da trimestri pirotecnici, persino rivoluzionari.

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