Battibecco Vinicius-Tebas: «Sei come i razzisti». «Invece di attaccarmi partecipa ai nostri incontri»

Botta e risposta su Twitter tra il giocatore del Real Madrid e il capo della Liga. Vinicius chiosa: «Guarda le risposte ai tuoi post e datti una risposta».

vini jr Vinicius

Rabat (Marocco) 11/02/0223 - finale Fifa World Cup / Real Madrid-Al Hilal / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Vinicius Junior ONLY ITALY

Gli insulti razzisti rivolti a Vinicius Jr, ala sinistra del Real Madrid, portano con sé molto più che il tema razzismo nello stadio. La stella madridista e il presidente della lega Tebas hanno avuto un botta e rispostra su Twitter.

Tutto è iniziato dal tweet di Vinicius, che accusava LaLiga di essere razzista e di accettare, in modo implicito, gli atteggiamenti xenofobi da parte dei tifosi negli stadi. Il Valencia, il club che ha sconfitto il Real in quella sfida a sfondo razzista, ha preso posizione e ha deciso di espellere tutti i tifosi coinvolti, ma è da considerare una risposta in difesa della propria credibilità. Il problema è che non si parla di qualche volgare individuo, ma di interi settori dello stadio.

«Non voglio parlare di calcio, perché qui abbiamo un problema. È impensabile che io debba sostituire un calciatore perché tutto lo stadio fa versi di scimmia», aveva detto Ancelotti nel post partita. Poi, il tweet di Vinicius che rompe il silenzio nell’immediato e arriva a criticare la competizione intera.

«Non era la prima volta, né la seconda, né la terza. Il razzismo è normale nella Liga».

Parole che descrivono la realtà, dal suo punto di vista più intimo e legittimo, ma Javier Tebas non è d’accordo. In un tweet ha risposto al calciatore dicendo:

«Abbiamo provato a spiegarti cosa puoi fare in caso di razzismo, ma non ti sei presentato a nessuna delle date programmate che tu stesso hai richiesto».

Infine, la risposta del talento brasiliano:

«Per quanto parli e fai finta di non leggere, l’immagine del tuo campionato viene scossa. Guarda le risposte ai tuoi post e datti una risposta. Omettere ti rende solo uguale ai razzisti. Non sono tuo amico per chiacchierare qualcosa sul razzismo. Voglio azioni e punizioni. L’hashtag non mi commuove».

Infatti, è la stessa identica situazione marcata da quanto successo a Lukaku contro la Juventus. I giocatori stranieri o di origine africana non hanno grande interesse per le missioni educative e le campagne promozionali, ma vogliono risposte concrete.

Correlate