Il Nantes: «I nostri tifosi intimiditi e provocati dalle autorità italiane a Torino»

L'Equipe: «si è sfiorato il dramma all'esterno dello Juventus Stadium». I tifosi: «trattati come bestie». I nominativi non corrispondevano ai titolari dei biglietti

juventus lautaro

Su L’Equipe la denuncia dei tifosi del Nantes arrivati a Torino giovedì scorso per la partita di Europa League contro la Juventus. Molti di loro, racconta il quotidiano, hanno raccontato scene simili a quelle che hanno caratterizzato la finale di Champions League dell’anno scorso tra Real Madrid e Liverpool, il caos terribile dello Stade de France, dove per miracolo non c’è stato un morto.

I social sono pieni di immagini postate dai tifosi del Nantes, dichiarano tutti di essere stati bloccati all’ingresso allo stadio dalle forze dell’ordine, trattati da bestie. “Per molti di loro resta la sensazione si è sfiorato un dramma all’esterno dello stadio”.

Nonostante fossero stati accolti da un’atmosfera amichevole e festosa dai tifosi del Torino, appena arrivati in città, i tifosi del Nantes si sono accorti che qualcosa non andava già quando sono arrivati al Parco del Valentino, luogo di ritrovo convenuto per poi essere trasportati allo Stadium.

“non c’erano abbastanza navette”.

Così hanno pensato di prendere il tram, ma sono stati dissuasi dalla polizia.

“Eravamo stretti come bestie. Siamo rimasti lì per almeno un’ora, incollati l’uno all’altro prima che iniziassero a partire le navette. Fortunatamente, l’autista, un italiano, è stato cortese”.

Il problema è, scrive L’Equipe, “il trattamento riservato dalle autorità all’arrivo allo stadio“. E spiega perché:

“Solo i tifosi del Nantes che avevano un posto nel settore superiore riescono ad accedere con relativa facilità. Per gli altri, è stata una vera via crucis. Le autorità italiane hanno scelto di controllare i biglietti dei membri della Brigata Loira come priorità e il club di Nantes indicherà in seguito in una dichiarazione che “non corrispondevano all’identità dei loro titolari, creando un blocco agli ingressi dello stadio”.

Qualche tifoso racconta:

“Ma anche mezz’ora dopo l’inizio della partita le porte erano ancora chiuse. È stato piuttosto degradante non poter accedere allo stadio”.

Il tutto senza alcuna comunicazione da parte della polizia.

Chi è riuscito a superare il primo blocco di sicurezza racconta di perquisizioni meticolose.

“Per chi riesce a varcare la prima cortina di sicurezza, le meticolose ricerche effettuate all’ingresso, con l’obbligo di togliersi le scarpe, anche per i più anziani, appaiono come una nuova provocazione. A causa della mancanza di personale per accelerare il movimento, molti tifosi non accedono ai loro posti fino al calcio d’inizio, molto tempo dopo il riscaldamento e l’ingresso delle due squadre”.

Un tifoso racconta che c’era “solo un punto ristoro aperto“, che “nei bagni non c’era carta né sapone“.

Il Nantes, ascoltate le testimonianze dei suoi tifosi, “condanna oggi fortemente il comportamento delle autorità italiane. Il club punta il dito contro un eccesso di zelo, tentativi di intimidazione e un desiderio manifesto di aumentare la pressione e la tensione tra i suoi sostenitori“, scrive L’Equipe.

La nota del club:

L’FC Nantes desidera deplorare la situazione patita dai tifosi gialloverdi, in vista dell’andata di Europa League di questo giovedì, a Torino. Alcuni tifosi del Nantes hanno presentato biglietti che non corrispondevano all’identità dei loro possessori, creando un blocco agli ingressi dello stadio. Diverse centinaia di tifosi di Nantes si sono poi ritrovati bloccati, in un clima di grande tensione. L’FC Nantes si rammarica di questa situazione, ringrazia i tifosi per il loro sostegno e augura loro un buon ritorno al Nantes. Ci vediamo giovedì prossimo per provare a continuare questa incredibile avventura.

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