Il Napoli è unico. L’avversaria più credibile è il Milan, l’Inter è un’incognita (Messaggero)
"L’Inter ha sei mesi per capire cosa farà da grande". Allegri ha undici reduci dal Qatar. "Per Lazio e Roma lo scudetto è solo una parola"

Firenze 24/02/2019 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Inter / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti-Stefano Pioli
Il Messaggero dedica un focus alla ripresa del campionato. Mancano otto giorni, il Napoli è a 8 punti dal Milan secondo in classifica. Finora la squadra di Spalletti “ha giocato per conto suo“.
“Mancano 8 giorni alla ripresa del campionato. Lo scudetto tra sogno e utopia: il Napoli è unico”.
L’unica che potrebbe insidiarla, per il quotidiano romano, è il Milan. L’Inter, invece, è un’incognita, mentre la Juventus rischia di essere stata penalizzata non poco dal Mondiale, a cui ha prestato 11 giocatori.
Alla ripresa del campionato il Napoli affronterà l’Inter a San Siro. Inzaghi “dipende” da Lukaku, scrive Il Messaggero. In Qatar il belga ha giocato solo 54 minuti, la Serie A dirà cosa ne è stato di lui:
“o il belga è arrivato al capolinea e dovrà convivere con i suoi acciacchi che lo hanno limitato fin qui, oppure Inzaghi riavrà fresco e riposato il bomber che ha fatto la differenza durante la gestione Conte. Quel Lukaku fino a ora non lo abbiamo mai visto”.
L’Inter è un’incognita anche dal punto di vista finanziario.
“L’Inter resta comunque un’incognita anche da un punto di vista finanziario. Steven Zhang, che ha dichiarato di voler rilanciare, ha bisogno di investire, creando altro debito, a meno che non vengano ceduti i big, da Skriniar in giù. L’Inter ha sei mesi per capire cosa farà da grande”.
Sul Milan:
“E il Milan? Pioli non ha perso la speranza di combattere, la sua è la squadra più vicina al Napoli, per risultati e per il gioco espresso in questi mesi. Forse è l’avversario più credibile. Tornerà Ibra e vedremo se il suo sarà un apporto da uomo di spogliatoio o se sarà una presenza ingombrante. I punti da Spalletti non sono pochi (otto), ma questo che sta per cominciare, si sa, è un altro campionato. Leao, Theo, Giroud, hanno bisogno di rialzarsi dopo la caduta al Mondiale. Pioli ci conta. Cosa che non potrà fare con Maignan: il portiere ne avrà ancora per un po’”.
La Juve è la squadra che rischia di avere più problemi dopo il Mondiale, a cui ha prestato 11 giocatori. Inoltre Allegri ha il problema Vlahovic, ancora alle prese con la pubalgia e quello di Pogba. Per non parlare dell’inchiesta Prisma, che complica le cose.
“Lo scudetto? E’ dura oggettivamente. Il 4 gennaio riparte dalla non irresistibile trasferta di Cremona. I punti
dal Napoli sono 10 e lo scontro diretto è in programma il 15,cinque giorni prima della riapertura del processo per le plusvalenze. Situazione non fluida”.
Le romane non possono ambire al primo posto.
“Per Lazio e Roma lo scudetto è solo una parola. Troppo discontinua una, spesso troppo brutta l’altra. La zona Champions è vista come una necessità, soprattutto per la Roma, costruita addirittura per sognare il titolo. La carenza di gioco è preoccupante e in più i giallorossi hanno dovuto combattere con un inaspettato problema Mourinho, corteggiato a cielo aperto dalla federazione portoghese”.