La trasformazione di Osimhen: da atleta straordinario ad attaccante micidiale (CorSport)

Quello appena passato è stato un anno di grande crescita personale e professionale: è diventato decisivo. Determinante la nascita della figlia

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La trasformazione di Osimhen: da atleta straordinario ad attaccante micidiale (CorSport)

La trasformazione subita dall’attaccante del Napoli, Victor Osimhen, in un anno, è sorprendente. Il nigeriano è passato dall’essere un atleta straordinario ad attaccante micidiale. Lo scrive il Corriere dello Sport.

“Il sospetto che l’anno ormai prossimo ai saluti passerà alla sua storia come straordinario è molto fondato”.

In un anno, Osimhen ha messo assieme 19 reti tra campionato e Champions, ha vinto il premio come miglior giocatore emergente ai Globe Soccer Awards ed è diventato capocannoniere della prima parte della Serie A. Ma soprattutto ha vissuto “una notevole crescita personale”, in particolare da quando gli è nata una figlia, Hailey True “a cui ha dedicato ogni singolo gol da quando ha aperto gli occhi”.

Il Corriere dello Sport scrive:

“Il 2022 passerà agli annali anche come l’anno della crescita professionale di questo attaccante unico nel suo genere. Non più soltanto un atleta straordinario, esplosivo, travolgente, ma anche un attaccante micidiale capace di segnare 7 gol in campionato nelle ultime 6 partite giocate dopo l’infortunio e soprattutto un uomo decisivo. Già: si diceva spesso che non lasciasse tracce nelle partite che contano e invece ha risolto le sfide in trasferta con la Roma e l’Atalanta nel momento cruciale e in mezzo, per gradire, ne ha infilati tre nella porta del Sassuolo”.

L’anno appena trascorso è stato, per lui, un anno d’oro. E deve ancora compiere 24 anni, il prossimo giovedì.

In una recente intervista all’amico giornalista Oma Aktugba, Osimhen ha dichiarato:

«Ho dimostrato che si sbagliavano, adesso sto giocando in uno dei più grandi club europei, in una delle migliori Leghe d’Europa, sono stato nominato “Giovane calciatore dell’anno”, ho raggiunto tantissimi traguardi personali. Credo che per mia stato un grande traguardo, se consideri che ho dovuto subire infortuni seri con i quali ho rischiato la vita, eppure sono tornato meglio di prima. Per questo mi sveglio ogni giorno e dico grazie a Dio per tutto quanto. Se non l’avessi fatto, avrei dato ragione a tutte quelle persone che dicevano cose su di me. Invece io ce l’ho fatta e loro stanno a zero, ho vinto anche contro di loro che non hanno mai creduto in me. Ringrazio Dio e non credo che abbia finito con me»

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