Il quotidiano sottolinea che l'assenza del difensore si è sentita nei 6 gol presi dagli azzurri nelle amichevoli
Castel di Sangro (Aq) 03/07/2022 - amichevole / Napoli-Girona / foto Image Sport
nella foto: Kim Min Jae
Le tre amichevoli, con sei gol subiti, hanno fatto sentire la mancanza di Kim Minjae, in difensore sudcoreano che mostrando grande spirito di adattamento si è preso subito il Napoli e anche il cuore dei tifosi azzurri.
Scrive la Gazzetta dello Sport oggi a proposito delle assenze che si sono fatte sentire al Napoli in questa pausa per i Mondiali.
Per fortuna il coreano è rientrato a Napoli ed ha già ripreso gli allenamento, anche se non ci sarà per l’ultima amichevole in programma contro il Lilla.
Un’assenza pesante quella di Kim se si guardano i risultati della difesa nelle amichevoli disputate, cosa che spaventa ancora di più in considerazione di quella benedetta clausola sul contratto di Kim. Una clausola di cui si è più volte parlato in questo periodo e che Giuntoli sta provvedendo a rendere vana
Una clausola che gli agenti si garantirono nel caso Kim avesse avuto difficoltà di ambientamento. Ma il gigante buono e la sua famiglia si trovano benissimo in città, che dominano dal loro terrazzo su Posillipo. In quella casa che è stata prima di Albiol e poi di Koulibaly. Lo stesso Spalletti ha sottolineato: “Napoli è perfetta per Kim e lui sta bene qui”. Facendo leva su questi sentimenti Giuntoli e il club contano di prolungare il contratto e con qualche bonus eliminare anche per l’estero quella finestra che rischia di diventare un tallone d’Achille.
Il 3-5-2 di Inzaghi ha portato alla sopravvalutazione di alcuni giocatori. Mkhitaryan è ancora titolare, Sommer non è più forse da Inter; Bonny pagato 25 milioni quando in rosa c’era Pio Esposito.
Il Cholito ha mostrato in fretta le sue qualità e ora vorrebbe, a 30 anni, vivere una seconda giovinezza dopo essere stato una riserva di lusso nel Napoli.
Nervoso, scuro in volto, Sarri vola subito a bordo della macchina del ds Fabiani e diserta le interviste dopo il triplice fischio. La società parla di “motivi familiari” (in realtà, solo un pit stop a Castelfranco)
Il Napoli pressa in zona offensiva, ha coraggio, non si spaventa di fronte a nessun avversario e mi aspetto che non lo faccia nemmeno a Manchester. L'unico neo è l'esperienza
Fa l'ironico sui social, ha guardato il City di Haaland in tv, in campo ha mostrato profondità, atletismo, capacità di difendere la palla, senso del gol
Ha il desiderio, quasi la ferocia, di chi non intende sprecare nulla, prendersi la partita, orientarla, se possibile dominarla, nelle due fasi. Addio al tridente