Libero e la Juve: basta con l’alibi delle assenze. Nicola non ha Vavà e Pelè ma gioca come il Brasile del 1958

La stagione della Juve non è già segnata, ma meglio di Allegri, finora, ha fatto persino l'esordiente Alvini, che ha più idee 

Juventus-Salernitana

Db Torino 11/09/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Salernitana / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Matteo Marcenaro

Libero commenta il pareggio della Juventus con la Salernitana. Allegri è sempre stato tacciato di essere un catenacciaro, ma ora ha perso pure la difesa.

“Mister Massimiliano Allegri da Livorno ha sempre puntato su un principio parecchio condivisibile: “Primo Comandamento, non prenderle”. Questa cosa lo ha marchiato a fuoco nell’opinione della gente, gli hanno dato del catenacciaro, del “distruttore di gioco”, del tecnico “antico”. Se n’è sempre allegramente fottuto. Ieri, contro la Salernitana, ha perso anche quella – la fase difensiva – mentre quell’altra – quella offensiva – ha balbettato non poco”.

Il tecnico non ha più scusanti. Le assenze non possono essere più un alibi alle prestazioni della squadra.

“Massimiliano Allegri non ha più scusanti e neppure le assenze possono essere un alibi perché, sì, Pogba, Di Maria, Chiesa non sono giocatori di poco conto, ma non è che il collega Nicola, nella Salernitana, disponga di Vavà e Pele, eppure fa giocare i suoi come una specie di Brasile del 1958”.

“Intendiamoci, la sua stagione con la Juve non è affatto già segnata (non scherziamo) ma, certo, la sensazione è che questa minestra riscaldata abbia un saporaccio e si possa sistemare solo con un’abbondante dose di spezie (e quindi i Pogba e i Di Maria) ma anche con uno chef in grado di mettere qualcosa in più del pochissimo visto fino ad ora. Al momento, meglio di lui ha fatto persino l’esordiente Alvini. La sua Cremonese non avrà tanti punti in classifica, ma quanto a idee non difetta affatto”.

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