Marotta: «In Italia c’è dispersione eccessiva di talento, il gap con la Premier si sta allargando»
Su Tuttomercatoweb. «A Milano c'erano le famiglie Moratti e Berlusconi, ora ci sono proprietà straniere che hanno portato soldi e un nuovo modello di business»

Mg Lugano (Svizzera) 17/07/2021 - amichevole / Lugano-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Giuseppe Marotta
È il noto portale Tuttomercatoweb a riportare le dichiarazioni dell’ad dell’Inter Giuseppe Marotta, ancora a margine dell’iniziativa «L’Amico Atletico» di Fondazione Cardinaletti Onlus a Milano, da cui erano già arrivate le parole di Marotta sul mercato, in particolare su Perisic e Dybala.
La Serie A è così lontana dalla Premier?
«Si, il gap si sta allargando e il nostro potere è diminuito. Ci siamo trovati impreparati nel momento della svolta, restando ancorati al mecenatismo degli anni ’90. A Milano c’erano le famiglie Moratti e Berlusconi, oggi Inter e Milan sono in mano a proprietà straniere che hanno portato soldi e un nuovo modello di business. Prima c’è stato un vuoto troppo lungo e perciò non siamo stati in grado di valorizzare le risorse. Ormai i top players passano dalla Serie A per andare in altri Paesi, ecco perché serve ritrovare la competitività che non sempre è possibile garantire solo e soltanto grazie alla spesa. Occorrono anche competenza e innovazione»
Un Europeo vinto in mezzo a due mancate qualificazioni al Mondiale.
«La tradizione dice che siamo vincenti e Ancelotti lo dimostra. Il Made in Italy, anche lato dirigenziale, è al massimo livello. Dobbiamo ridurre il gap culturale che non sempre sappiamo accettare. In più dobbiamo investire sulla formazione, già dalle scuole elementari per avviare i bambini verso un percorso di protagonismo umano, prima che agonistico. Vedo dispersione eccessiva di talento e questo genera svantaggio nei confronti di altri Paesi»