Sacchi: Bayern-Psg ha spiegato perché loro vincono e le italiane no

Sulla Gazzetta: ritmi e velocità a noi sconosciuti, così come il pressing, i raddoppi e il coraggio. Impietoso il confronto con la Serie A

Sacchi: Bayern-Psg

Arrigo Sacchi avrà sofferto certamente più di noi – che pure abbiamo sofferto – nel passare da Inter-Sassuolo e Juventus-Napoli a Bayern-Psg. E lo scrive nella sua rubrica sulla Gazzetta.

Subito dopo i due incontri del nostro campionato si è giocato in Champions. È così diventato inevitabile fare il paragone tra le gare di A e Bayern-Paris Saint-Germain. Purtroppo il confronto è stato impietoso. Tedeschi e francesi si sono affrontati a ritmi e velocità a noi sconosciuti, così come il pressing, i raddoppi e il coraggio. Le due contendenti hanno attaccato con sei-sette uomini, cercando il comando del gioco e l’iniziativa. Tutto ciò continua a essere alla base dei loro successi e dei nostri insuccessi. Peccato, però in generale, eccetto poche eccezioni, noi italiani siamo ancora fermi agli Anni 60.

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