Corrmezz: i 30 tiri in porta del Napoli non possono essere considerati un punto d’orgoglio

Forse il Napoli è considerato più forte di quanto sia realmente e se così fosse qualcuno dovrebbe rispondere del suo rendimento   

i 30 tiri in porta

Si punta sempre l’accento sulla qualità, e da più parti si dice che il Napoli ne abbia e anche abbastanza. Sarà realmente così? In ogni caso la qualità tecnica, da sola, non basta. Un gruppo forte è fatto di energie che si incontrano, di teste che non si staccano all’improvviso dal collo”.

Lo scrive il Corriere del Mezzogiorno a proposito di Napoli-Spezia, partita regalata all’avversario rimasto, tra l’altro, in 10.

La sconfitta di ieri, maturata in maniera più o meno simile alle altre, ed è lo stesso Gattuso ad ammetterlo, non può essere catalogata soltanto come prova senza cattiveria. Se il veleno c’è oppure no è un fatto secondario. Il punto sono le distrazioni difensive, gli appannamenti improvvisi e, a un certo punto, anche gli individualismi. Tutto questo fa a cazzotti con il concetto di squadra. E dunque di qualità del gruppo”.

Forse il Napoli è soppravalutato.

Forse lo si considera più forte di quanto lo sia realmente. E se così fosse qualcuno dovrebbe rispondere del suo rendimento. Trenta tiri in porta in una sola partita sono un record europeo, se fosse accaduto una o anche due volte sarebbe casuale. Succede spesso, invece. E il record di ieri non può essere considerato un punto d’orgoglio. Piuttosto il punto più basso, visto che è costato una sconfitta contro una squadra modesta e ridotta in dieci. La punta dell’iceberg di un sistema che denuncia evidentemente qualche falla di troppo. Accettarlo sarebbe già un buon inizio per porvi rimedio”.

 

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