CorSport: lo sfogo di Gattuso sembra una richiesta di aiuto a Giuntoli e De Laurentiis

E' saltato il collegamento interno tra allenatore e ds, c’è un vuoto che va colmato. Se Gattuso toglie il velo a quella che è sembrata un'oasi, siamo al procurato allarme 

Giuntoli il napoli resterà così com'è

Sul Corriere dello Sport il commento di Antonio Giordano allo sfogo di Gattuso davanti alle telecamere, domenica sera, dopo la sconfitta contro il Milan. Giordano parla dei calciatori del Napoli.

Sembra d’essere dinnanzi ad una scolaresca con la puzza sotto al naso, ragazzi cresciuti perdendosi nella bella società, o a scugnizzi superficiali, semmai persino irrispettosi verso se stessi e quella genialità che in alcuni di loro non appartiene né alle invenzioni e né all’esagerazioni di questo tempo”.

Giordano ricorda l’ammutinamento del 5 novembre dell’anno scorso e fa notare che Gattuso in ormai quasi un anno in panchina è già esploso quattro volte. Dello sfogo di domenica scrive:

E la sensazione che si percepisce da quelle urla è in un «SOS» che sembra voglia arrivare sino a Cristiano Giuntoli o magari a De Laurentiis, per dotarsi d’uno schermo protettivo del quale forse sente il bisogno”.

Come nel novembre dell’anno scorso, continua,

è saltato il collegamento interno tra allenatore e ds, c’è un vuoto – nelle funzioni – che va colmato e il resto l’ha fatto, a caldo, quella incapacità di assorbire il bruciore schiacciante della sconfitta, una fiamma che va domata con secchiate d’auto-controllo mica di benzina”.

Le incomprensioni sparite dopo l’ammutinamento rischiano di ritornare pericolosamente.

“il Napoli ha ricominciato a farsi del male da solo, anche tatticamente, ondeggiando tra un sistema ch’è sembrato appagante per far coesistere (pure) Osimhen e Mertens e il desiderio però soffocato di adagiarsi sempre nel tridente, che chiaramente escluderebbe uno dei due. E questi appaiono ora dettagli marginali (e non lo sono). Ma se Gattuso esce dal recinto schematico e toglie il velo su quella che eternamente è sembrata non un’oasi ma perlomeno un’inaspettata eccezione, siamo al procurato allarme“.

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