Spadafora: “Lo sport ha rispettato i protocolli. Palestre, piscine e centri sportivi restano aperti”
Al Tg5: "Se ci fossero state evidenze scientifiche, sarei stato il primo a chiederne la chiusura. Oggi così non è. Possono continuare competizioni a livelli di professionismo ma anche di dilettantismo, nazionale e regionale".

Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha parlato al Tg5 del nuovo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte.
“Braccio di ferro col ministro Speranza per mantenere aperte palestre, piscine e centri sportivi? Ho difeso molto questa scelta perché credo che se ci fossero state evidenze scientifiche, sarei stato io il primo a chiederne la chiusura. Oggi così non è e quindi possono continuare gare e competizioni a livelli di professionismo ma anche di dilettantismo, nazionale e regionale“.
Spadafora ha continuato:
“Credo che il mondo dello sport fino ad oggi abbia in modo molto rigoroso rispettato tutti protocolli, quindi in queste ore ho riunito i vertici dei principali organismi sportivi, a partire dal presidente del CONI, per valutare e rivedere in alcune parti i protocolli. Questa situazione potrà essere difficile per le palestre solo se dovesse peggiorare la situazione generale del paese, ma a quel punto vorrebbe dire che anche 6 persone al ristorante non potranno più starci. E’ molto più rischioso stare intorno a un tavolo in 6, piuttosto che allenarsi in una palestra“.
Sulla riforma dello sport:
“Nel suo complesso mi sembra che possa piacere un po’ a tutto il mondo dello sport. In Legge di Stabilità noi abbiamo approvato 100 milioni di euro che serviranno ai lavoratori sportivi per i nuovi contratti che daranno tutela. Siamo in dirittura d’arrivo”.