Gazzetta: la parabola triste di Higuain, da uomo da 90 milioni a giocatore troppo caro

Quando è arrivato era il miglior giocatore d’Italia e gli juventini lo acclamavano. La finale di Cardiff ha aperto le prime crepe. Ora è a un passo dalla rescissione. Da definire la percentuale di stipendio da pagare 

nicolas higuain

Sulla Gazzetta dello Sport, Luca Bianchin descrive la triste parabola di Gonzalo Higuain. Da uomo da 36 gol in una sola stagione di Serie A al mercato, accompagnato alla porta da Pirlo, che ha annunciato l’addio al Pipita nella sua prima conferenza in bianconero.

Forse, scrive, il momento più alto di Higuain alla Juve è stato il 28 aprile 2018, quando segnò a San Siro il gol decisivo per lo scudetto, in Inter-Juventus.

“Soddisfatto come quel giorno, forse, non è più stato”.

La storia di Higuain alla Juve, scrive Bianchin, “non è stata travolgente”, ma più simile a “uno scivolo”.

Quando è arrivato, era il miglior giocatore d’Italia. Gli juventini lo aspettavano sotto la sede e, quando lui salutava, si esaltavano. In fondo Gonzalo aveva appena segnato 36 gol con il Napoli e la Juve per averlo aveva speso oltre 90 milioni”.

Le prime settimane sono state travolgenti e ricche di gol, ma la finale di Champions contro il Real, a Cardiff, ha aperto ai dubbi. La Juve lo ha mandato al Milan e poi, in emergenza, al Chelsea.

“Ha provato a venderlo un’estate fa e, quando lo ha riavuto, ha fatto di necessità virtù. In fondo, in panchina c’era Sarri. E poi Higuain è un campione”.

L’ultimo campionato, continua Bianchin,

“è stato un riassunto degli altri due. Un grande inizio, con un gol al Napoli, come nel 2016. Una doppietta all’Atalanta, da numero 9 vero, e diversi assist. Poi il calo, la voglia di non tornare dal lockdown in Argentina, un’estate non degna di lui. Ancora una volta, resta un gol all’Inter. La Juventus ha iniziato a vincere lo scudetto quel giorno”.

Ora la Juve ha deciso di fare a meno di lui. Sono da decidere solo i tempi e i soldi. Bisogna innanzitutto cercare un suo sostituto.

“E allora bisogna controllare la situazione di Dzeko, di Milik, magari di Cavani, un altro ex Napoli per cui si è alzata qualche voce sull’interessamento della Juve. Un interesse  probabilmente c’è, resta da capire se Edi sia troppo legato a Napoli per poter diventare davvero bianconero”.

Per quanto riguarda l’aspetto economico,

Gonzalo chiede i 7,5 milioni dello stipendio 2020-21, la Juve vorrebbe dargliene solo una parte. Il Pipita, come quel giorno a San Siro, ascolterà. Probabilmente ha troppa voglia di andare altrove – magari negli Stati Uniti a giocare, magari in Argentina con la famiglia – e troppa poca voglia di restare: un modo per lasciarsi senza troppo dolore si troverà”.

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