Su Repubblica Napoli scrive che il tecnico ha ribaltato una squadra di scomposti anarchici in una esemplare brigata di assalto. Il Napoli ha scelto tre parole per darsi una parte in commedia. Umiltà, fatica, destrezza
“Il Napoli ha scelto tre parole per darsi una parte in commedia. Umiltà, fatica, destrezza”.
Lo scrive Antonio Corbo su Repubblica Napoli, commentando la vittoria di ieri contro la Juventus, con la squadra di Gattuso che ha vinto il trofeo ai rigori.
Rino Gattuso, in sette mesi
“ribalta una squadra di scomposti anarchici in una esemplare brigata di assalto. Disciplina, senso di responsabilità, acume tattico con Insigne che finalmente gioca da capitano e con Meret che para tutto, senza piegarsi neanche sui rigori”.
Sarri non è riuscito a rompere la difesa del Napoli, scrive Corbo, perché il Napoli è diverso da quello che l’allenatore bianconero ricorda.
“Koulibaly torna quello di una volta facendo di nuovo lievitare le sue quotazioni di mercato, ma sono interessanti due novità. La prima è strutturale. Il Napoli non cerca il possesso palla che era il dogma di Sarri, non certo di Gattuso. La seconda è una risorsa impagabile: Maksimovic. È un difensore di plastica sicurezza”.
Il serbo forma una “grande coppia centrale” insieme a Koulibaly, a protezione della porta di Meret.
Il trionfo del Napoli, ieri, è
“esaltato dal nome del grande sconfitto. Sarri rifletterà. Il Napoli giocava senza vincere nulla, vi riesce con questo romantico gitano chiamato Gattuso“.