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“Giocatori più disponibili, io meno intransigente”. La Juve di Sarri “è uscita migliore” dal lockdown

“La mia media punti è la più alta dal ’55 per un esordiente. La vittoria è diventata quasi un’abitudine, ma non è mai scontata, non è mai la normalità”

“Giocatori più disponibili, io meno intransigente”. La Juve di Sarri “è uscita migliore” dal lockdown

Tirata a parte sui “tituli” italiani – lui se ne conta otto, le otto promozioni dall’Eccellenza in su – Sarri in conferenza stampa racconta una Juventus post-lockdown pacificata: “Ho trovato dei ragazzi migliori, più aperti, più sorridenti, più disponibili. E forse anch’io ho fatto un percorso positivo. Mi sento più paziente e meno intransigente”.

Il mantra “ne usciremo migliori”, dalla pandemia, ha finalmente un testimonial, la Juve. O almeno così la racconta il tecnico, parlando di una rinnovata disponibilità dei suoi giocatori a venire incontro alle sue intransigenze tattiche.  E lui stesso si dichiara più buono, malleabile, paziente. “Ci siamo ritrovati di fronte a qualcosa di mostruoso e di inatteso. Dal punto di vista mentale è stato difficile per tutti. Ma ne siamo usciti bene”.

Sarri riprende anche il filo del suo “pride”, non ci sta a passare per quello in difficoltà:

“In stagione, al di là di qualche prestazione negativa, il nostro percorso è stato buono. I risultati sono i migliori degli ultimi 50 anni per un allenatore della Juve all’esordio. La mia media punti è la più alta dal ’55 per un esordiente. La vittoria è diventata quasi un’abitudine. La vittoria non è mai scontata, non è mai la normalità. Ora vogliamo trasformare questo lungo percorso in qualcosa di concreto”.

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