A beIN Sports: «All’inizio erano contenti, poi lo facevano per dovere. La noi fa parte del nostro lavoro, anche io da calciatore ripetevo gli esercizi anche 300 volte al giorno»

Gianfranco Zola ha rilasciato un’intervista a beIN Sports, ripresa dal Daily Mail. Ha parlato molto del Chelsea e del suo anno lì con Maurizio Sarri.
Ha detto che Willian e Hazard hanno combattuto i metodi di allenamento di Sarri, li hanno sofferti. Zola ha raccontato che l’esperienza era cominciata bene. Poi, però, i calciatori hanno cominciato ad annoiarsi dei metodi di allenamento di Sarri.
C’erano giocatori di talento, come Hazard e Willian, che sanno vincere le partite da soli, ma soffrivano gli esercizi e il tipo di allenamento che facevamo e che era necessario per gli altri. Sarò onesto, erano brillanti perché erano annoiati, continuavano ad allenarsi per dovere ed è il motivo per cui noi siamo cresciuti mentre tutti gli altri erano in calo.
All’inizio, i giocatori seguivano le nostre indicazioni, erano brillanti. Poi, però, con la ripetitività degli allenamenti e le tante partite, hanno cominciato a essere stanchi e anche annoiati. Ma la noia fa parte del nostro lavoro. A volte è necessario annoiarsi, ma quando ci si annoia e si insiste, si ottengono risultati migliori. Anche io da giocatore, agli inizi, calcio 300-400 volte al giorno. Ci sono stati momenti in cui mi sono stancato, ma avevo bisogno di farlo ripetutamente perché se volevo migliorare.