Il virologo a “Che tempo che Fa”: “Ci avviamo verso il giorno in cui potremmo uscire e quel giorni le mascherine devono esserci per tutti”
Il virologo Roberto Burioni a “Che tempo Che fa” ieri sera ha sottolineato che nonostante i numeri stiano scendendo non bisogna abbassare la guardia e che se anche ci si avvia verso la discesa la strada è lunga e soprattutto anche quando finalmente usciremo lo dovremmo fare con le mascherine
“I numeri cominciano a essere meno negativi e in un’epidemia significa positivi. Stiamo raccogliendo i frutti del nostro comportamento, come prima raccoglievamo i frutti della nostra irresponsabilità . Dobbiamo perseverare con i nostri sacrifici. Non possiamo predire il futuro, ma sembra che le cose stiano rallentando. Stiamo inoltre guadagnando tempo che viene sfruttato dagli ospedali per organizzarsi, dallo Stato per elaborare nuove procedure e dalla ricerca che ovunque sta andando avanti e cercando di fare qualcosa. Stanno calando gli accessi ai pronto soccorso e questo è un segno importante. Ci stiamo avviando verso il giorno in cui usciremo di casa, anche se non tutti e non fra dieci giorni. Ma quel giorno tutti dovremo portare una mascherina e quindi devono esserci. E una mascherina ogni quattro ore. Sembra sia stato fatto un passo avanti nella diagnostica. Un’azienda statunitense serissima ha annunciato di avere a disposizione un test che viene fatto in 15 minuti. Un’altra notizia molto buona è legata ad uno studio relativo all’utilizzo del plasma dei guariti che può migliorare le condizioni di chi sta male”.
“Il giorno in cui usciremo di casa dovremo portare tutti una mascherina. E dobbiamo metterci nelle condizioni di fare dei test, non solo per dimostrare la presenza del virus, ma per capire quanti hanno contratto il virus.”@RobertoBurioni a #CTCF da @fabfazio.#vieniamonoidavoi pic.twitter.com/Ij2GAECxRn
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) March 29, 2020