CorSport: il calcio italiano si riunisce per soldi e diritti tv: sì allo sconto a Sky, Dazn e Img
Sconto subito in cambio della promessa di partecipazione al nuovo bando evitando corsa al ribasso. In dubbio il proseguimento dei rapporti con Mediapro

Ieri la Lega, riunita in videoconferenza, ha deciso di creare una serie di tavoli tecnici per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Uno di questi, scrive il Corriere dello Sport, riguarderà i diritti tv e coinvolgerà i broadcaster, Sky, Dazn e Img.
La maggior parte dei club basa i suoi ricavi su quanto garantiscono le tv che a loro volta incassano da abbonamenti e pubblicità. Senza partite, però, vengono meno gli spazi commerciali. Nei contratti, spiega il quotidiano sportivo, non ci sono clausole che consentano ai broadcaster di non pagare una parte della loro quota stagionale (per Sky 780 milioni, per Dazn 193 e per Img 360).
La richiesta dei broadcaster, avanzata già nei giorni scorsi, sarebbe quella di uno sconto. La Lega avrebbe concesso un’apertura ma con una contro richiesta.
“La Serie A andrebbe incontro alle televisioni, che, peraltro, tengono in piedi tutto il sistema, in cambio però della garanzia di un sostegno certo e in crescita per gli anni a venire. Lo sguardo, evidentemente, va al prossimo triennio di diritti, quello che parte dal 2021 e si conclude nel 2024. Significa che i broadcaster dovrebbero promettere, oltre alla partecipazione al nuovo bando, anche la disponibilità ad assecondare le esigenze del club, evitando quindi una corsa al ribasso”.
Ieri si è riunita anche la commissione diritti tv della Lega, per accelerare sui nuovi bandi. L’obiettivo, scrive il Corriere dello Sport, è di ottenere il massimo,
“quindi è prevedibile che, tra i pacchetti, ci sia un ulteriore sbilanciamento verso le esclusiva del prodotto”.
Lunedì, nell’Assemblea di Lega, si discuterà di questo e anche della proposta di Mediapro.
“Ma qualora la Serie A arrivasse ad un accordo con gli attuali broadcaster, i discorsi con l’agenzia spagnola potrebbero interrompersi definitivamente, al netto dei procedimenti ancora in corso”.