La Gazzetta: «Ancelotti all’Everton perché ha voglia di futuro e di un progetto condiviso col club»
«L’ultima esperienza al Napoli lo ha convinto che, se non c’è identità di vedute con chi gestisce la società, non si arriva a nessun traguardo»

La Gazzetta dello sport, con Andrea Schianchi, dedica un editoriale alla scelta di Carlo Ancelotti che sta per diventare l’allenatore dell’Everton.
“Ma perché Carletto accetta di guidare un club non di primo livello?” si chiede il quotidiano sportivo. Che dà anche una risposta.
Sbarcare sulla sponda meno nobile di Liverpool, quella dell’Everton appunto, può apparire un passo indietro. Ma nella testa di Ancelotti, che molto ha ragionato su questa ipotesi, il prestigio della società ha un valore abbastanza relativo, è figlio del passato e lui, invece, a sessant’anni, ha ancora desiderio di futuro. Quel futuro che, così gli hanno garantito i proprietari dei Toffies, poggia su un progetto serio e ambizioso (4 anni e mezzo di contratto), decisamente in linea con le sue ambizioni.
Ad Ancelotti – scrive la Gazza – “piace l’idea di poter costruire qualcosa di suo e di portare l’Everton al livello delle «grandi» della Premier”. Continua Schianchi
I soldi da investire non mancano, si tratta soltanto di fare le scelte giuste sul mercato, naturalmente condivise con i dirigenti. L’ultima esperienza al Napoli, con le incomprensioni, le inevitabili polemiche finali e infine l’esonero, lo hanno convinto che, se non c’è identità di vedute con chi gestisce la società, non si arriva a nessun traguardo.
La Gazzetta ricorda che Ancelotti ha sempre avuto un ottimo rapporto con i calciatori. “Al Napoli, anche se godeva del massimo rispetto, il feeling con i suoi ragazzi era minato dai problemi che questi avevano con la dirigenza, e nemmeno il mago Houdini
avrebbe potuto risolvere la situazione”.
All’Everton, così perlomeno gli assicurano, si rema tutti nella stessa direzione con la consapevolezza di dover fare molti chilometri e molta fatica prima di raggiungere il traguardo.