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Tuttosport: «Cairo aspetta il morto? Tragedia sfiorata, vende agli ultras Inter biglietti nella curva del Torino»

Tuttosport: «Anziani, bambini e famiglie terrorizzati dopo essere stati attaccati dagli ultrà interisti. Solo per incassare qualche euro in più»

Tuttosport: «Cairo aspetta il morto? Tragedia sfiorata, vende agli ultras Inter biglietti nella curva del Torino»

Duro attacco di Tuttosport a Urbano Cairo presidente del Torino.

Cosa si aspetta, il morto?

Comincia così l’articolo titolato: “Curva Primavera, così è una follia. Venduti circa 400 biglietti a ultrà interisti: Cairo incassa, mentre le forze dell’ordine non prendono le contromisure necessarie. Bastoni, coltelli, botte: si è rischiata una tragedia”.

Scrive Marco Bonetto:

Siamo nella città di piazza San Carlo. La finale di Champions del 2017. E quel maxischermo: ma non di assist e gol, bensì di tragedie e lutti. (…) Non è più tollerabile che soltanto per vendere più biglietti il Torino Fc non si ponga preventivamente il problema e che la questura, in primo luogo, non veda per tempo il pericolo.

Prosegue il quotidiano torinese:

Pure per la gara con l’Inter sono stati venduti biglietti alla tifoseria ospite anche all’interno di una delle due curve granata: dove ci sono anche tifosi “caldi e arrabbiati”, ma pure famiglie, anziani, bambini (la tipologia della curva Primavera è questa). E non è tollerabile che, a fronte di scelte pericolose, rischiose come queste, l’ordine pubblico e l’indispensabile opera di prevenzione vengano curati e gestiti in maniera così inefficiente e difatti inefficace.

Metti due tifoserie rivali nella stessa curva, divise da un striminzito cordoncino di steward, mescoli un po’ ed ecco cosa succede:

Bastoni, cinghiate, alcune fonti citate da Tuttosport parlano anche di coltelli. In piena Curva Primavera, stadio Olimpico di Torino, semplicemente per una leggerezza da botteghino. Il Torino ha messo in vendita libera circa 400 biglietti della curva granata, prima che al martedì qualcuno in Questura si rendesse conto del pericolo per l’ordine pubblico e ordinasse la restrizione “ai soli possessori di fidelity card Cuore Granata”. Troppo tardi, perché nel frattempo i 400 tagliandi erano finiti nelle mani dei tifosi nerazzurri.

Prosegue Tuttosport:

I tifosi ospiti (quindi si sapeva in anticipo dell’orda in arrivo) sono stati poi sistemati in un’altra porzione di curva, compresa tra una delle barriere di separazione dello spicchio “vero” assegnato ai tifosi “avversari” e il cuore della Primavera, tutto granata. A dividere i due mondi contrapposti pericolosamente a contatto (oltretutto non in regime di gemellaggio: come già in occasione della gara col Napoli), solo una fila verticale di steward. E neanche uno steward per gradino! Una follia. Come giocare con i fiammiferi in un pagliaio. E questo, ovviamente, senza togliere manco un grammo alle responsabilità dei violenti, dei picchiatori, chiunque essi siano: non hanno nessuna giustificazione. Una società di calcio di Serie A può essere così… miope e irresponsabile da non prevedere i pericoli? Giriamo il quesito a Cairo, ammesso che voglia rispondere. E la questura? La prefettura? La polizia?La digos? Le forze dell’ordine che “controllano” le tifoserie?

Il risultato è nei video che girano su Youtube, che testimoniano più delle parole il serio rischio che qualcosa di molto più grave di una semplice rissa scaturisse da una leggerezza simile.

Eravamo allo stadio, in tribuna stampa, e da lontano abbiamo visto con i nostri occhi. Poi abbiamo ricevuto numerosi video da persone sistemate in posti diversi in Primavera. Video con le immagini degli scontri. Si vede un gruppo di ultrà interisti salire delle scale nella curva Primavera (tra il primo e il secondo anello), sfondare, sguainare bastoni e iniziare a darli in testa a tifosi granata (ma testimoni oculari riferiscono di aver visto anche delle “lame”). Si vedono botte da orbi in andata e ritorno, poi. Gli steward, quattro (“poveri”) gatti, non possono fare nulla, spinti lontano dalla ferocia ultrà. Restano i gruppi contrapposti. Che si picchiano per qualche minuto. E le forze dell’ordine che “controllano” proprio le tifoserie? Dov’erano?

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