Damascelli: conoscevamo il 3-5-2 di Conte, ma l’1 sotto 1 non era previsto
Il Kamasustra di Conte è una lezione di sesso 2.0 rispetto all'Ogino-Knaus che Liedholm stilò per il suo Milan negli anni '80

“Conoscevamo il 3-5-2 di Conte Antonio ma l’1 sotto 1 non era previsto”.
Esordisce così Toni Damascelli, sul Giornale, a proposito del Kamasutra riscritto dall’allenatore dell’Inter per i suoi calciatori.
“Possibilmente non sotto sforzo ma sotto la partner sì, durante la piena stagione il rapporto non deve durare a lungo e qui siamo all’atto meccanico, direi conigliesco, senza nemmeno chiedere la partecipazione e il consenso della propria donna, moglie, fidanzata, amante e affini”.
Secondo Conte, scrive Damascelli, si devono evitare posizioni faticose,
“queste da riservare soltanto durante gli allenamenti e i novanta minuti di partita. A letto no, il missionario è un rischio, l’amazzone è la garanzia, per rendere al massimo nei novanta minuti è opportuno ridurre allo stretto necessario il rapporto nei cinque minuti, ovviamente senza supplementari”.
Negli anni ’80, Nils Liedholm diede dei suggerimenti ai calciatori del suo Milan. Di fronte a quelli, il Kamasutra di Conte “è una lezione di sesso 2.0”.
Liedholm stilò una specie di tabella di marcia, “un Ogino-Knaus per i praticanti il football”. Il sesso era lecito post partita, nel momento di libertà, poi
“si poteva ripetere sette giorni dopo, quindi quattordici e infine ventuno, per poi rimettere la palla al centro e ricominciare da ventuno, quindi quattordici, poi sette e infine celebrare l’ultimo giorno, però sempre nelle ore successive alla prestazione sul campo”.
Non si conoscono le reazioni delle allora compagne dei calciatori, ma questo è solo un dettaglio, scrive Damascelli.
“Chi decide di giacere con un calciatore deve sapersi sacrificare. Un campione del mondo di Spagna ‘82, alla domanda su che cosa avrebbe fatto una volta tornato a casa, dopo 50 giorni di ritiro, rispose: «La seconda cosa che farò, sarà posare la valigia»”.