Ziliani: il Medioevo dello sport made in Italy pare aver piantato le tende a Castel Volturno
Mentre ai giocatori del Napoli i tifosi urlano “Andate a lavorare!”, i ragazzini della Tam Tam, tutti minorenni tranne uno, vorrebbero solo andare a giocare. E invece no

Un lettore scrive al Fatto Quotidiano chiedendosi come sia possibile che la Tam Tam basket si sia vista rifiutare il tesseramento alla Federazione. Possibile che il motivo sia solo che i suoi giocatori sono nati in Italia da genitori di origini africane?
“Possibile che in Italia riusciamo in qualche modo a bloccare anche le esperienze di integrazione e, in qualche modo, di rinascita che funzionano?”
Gli risponde Paolo Ziliani.
“Il Medioevo dello sport made in Italy pare aver piantato le tende, in questi scombiccherati giorni, a Castel Volturno, Caserta, eletta a nuova capitale”.
Scrive così, chiamando in causa la rivolta dei calciatori del Napoli contro il ritiro imposto dalla società,
“ritiro punitivo cui il patron del Napoli, nonché padrone delle ferriere Aurelio De Laurentiis, voleva destinarli, insoddisfatto del loro rendimento”.
A Castel Volturno si è svolta anche la questione della Tam Tam.
“E così, mentre ai giocatori del Napoli i tifosi urlano “Andate a lavorare!”, i ragazzini della Tam Tam, tutti minorenni tranne uno, vorrebbero solo andare a giocare (là dove hanno dimostrato di meritare) e invece no”.
In quella squadra, scrive Ziliani, ci sono 50 ragazzi che, in attesa di trovare un’identità di cittadini, hanno trovato un’identità di giovani uomini grazie allo sport. Ma “il regolamento occhiuto della Fip” sbriciola questa identità nonostante in tutti gli sport del mondo esista la wild card che concede di partecipare aduna competizione anche senza i requisiti regolamentari.
E’ grazie alla wild card che, nel 2001, Goran Ivanisevic, 125° nella classifica Atp, partecipò a Wimbledon e vinse. E’ così che, nel 1992, la Danimarca poté partecipare agli Europei di Calcio in Svezia al posto della Jugoslavia esclusa per motivi bellici e vinse.
“E insomma: visto che è così facile, aiutiamo i ragazzi della Tam Tam. Che il tam tam abbia inizio”