Condò: col turnover esasperato Ancelotti rischia di deludere
Sulla Gazzetta dello Sport: "Ma ha ancora tempo per aggiustare il tiro, a meno che il calcolo dei minuti non sia anche un modo per mimetizzare la perdita di centralità di Insigne"

Siamo solo alla settima giornata e le posizioni in classifica sembrano già chiare. La squadra che ha deluso di più in questo avvio di campionato è senz’altro il Napoli, scrive sulla Gazzetta dello Sport Paolo Condò
Il Napoli ha già perso cinque punti pesanti (tre gol Cagliari , due a Torino) oltre a quelli in qualche modo “normali” della partita a casa Juve
La distanza che la squadra di Ancelotti ha messo fra se e le prime tre “è piccola solo in apparenza” secondo Condò che si domanda come è possibile che la sia la stessa squadra che ha rifilato un 2 a 0 ai campioni d’Europa.
La risposta potrebbe celarsi nel turnover molto (troppo?) accentuato: in sette turni di campionato il Napoli è la squadra che assomma più giocatori oltre i 200 minuti di impiego – 16, come Spal e Samp che non andando benissimo hanno rimescolato spesso le carte – e meno di 1.500.
Questa esasperata ricerca delle rotazioni in avvio di campionato, spiega Condò, non è casuale ma frutto di un metodo.
Ancelotti vuole arrivare a primavera con un minutaggio in rosa molto equilibrato e individualmente limitato. Vuole avere a marzo giocatori freschi rispetto alle rivali, per giocarsi gli obiettivi allo sprint
Quello che resta da vedere e in quale posizione sarà a quel punto il Napoli, quando tenterà la volata. La manovra di Ancelotti sembra ricalcare quella di Rijkaard al Barcellona che la esasperò talmente tanto da deludere nelle due stagioni successive alla doppietta Liga-Champions del 2006.
Ancelotti è ancora in tempo per riaggiustare il tiro, a meno che il calcolo dei minuti non sia anche un modo per mimetizzare la perdita di centralità di Insigne