Gli interisti si ribellano alla Curva Nord: “Meglio uno stadio chiuso che questo scempio”

Una lettera pubblicata dall'account Twitter "Ranocchiate" definisce il comunicato degli ultrà "uno schifo allo stato puro"

vite dei neri

Sul razzismo e i buu a Lukaku, non tutti gli interisti la pensano come esplicitato nel comunicato della Curva Nord. Qualche giorno fa gli ultrà avevano indirizzato una lettera a Lukaku in cui spiegavano che quei buu non fossero razzismo ma un modo di deconcentrare l’avversario. Lettera che ha naturalmente fatto il giro del mondo, con il Nyt che ha fatto a pezzi il calcio italiano.

Gli interisti adesso si ribellano a quelle parole farneticanti con una lettera a Lukaku pubblicata su Twitter dall’account “Ranocchiate”

Nella lettera si legge:

“In Italia il razzismo è ancora un grosso problema, nonostante quello che ti dicono. Non smettere questa battaglia che hai avuto il coraggio di iniziare a viso aperto perché qualcuno vuole evitare provvedimenti. Abbiamo l’abbonamento da tempo immemore ma, e speriamo di parlare a nome di tutti gli INTERISTI, preferiamo uno stadio chiuso per punizione piuttosto che farci andar bene uno scempio del genere”

Gli interisti con la maiuscola definiscono quel comunicato

“schifo allo stato puro”.

Della lettera parla anche Riccardo Signori su Il Giornale. Scrive che è qualcosa che non teme di rompere l’armonia interna al tifo.

“Forse un colpo di sveglia anche al club e al suo assordante silenzio. Finalmente il tifo che tutti vorremmo, quello dei fischi e degli applausi, rompe le righe e anche le scatole a chi lo merita. Suona la carica. Dice: ora parliamo noi e state zitti voi! Troppo spesso la maggioranza è rimasta imprigionata nel silenzio”.

E’ la rivolta di quelli che non sono ultrà, che evitano all’Inter la retrocessione, scrive Signori, “dalla civiltà”.

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