Senza De Bruyne e i Fab Four, Conte è ritornato al calcio da combattimento che ha sempre coltivato (Gazzetta)

È come se si fosse sfilato un abito di gala, che lo impacciava troppo, e fosse tornato a vestiti più morbidi in cui si sente a suo agio.  

Pagelle Conte

Napoli's Italian coach Antonio Conte (R) congratulates Napoli's Belgian midfielder #11 Kevin De Bruyne as he leaves the pitch during the UEFA Champions League, league phase football match between PSV Eindhoven and Napoli at the Philips Stadium, in Eindhoven, on October 21, 2025. (Photo by NICOLAS TUCAT / AFP)

Senza De Bruyne e i Fab Four, Conte è ritornato al calcio da combattimento che ha sempre coltivato (Gazzetta)

La Gazzetta dello Sport si sofferma ovviamente su Napoli e Milan in testa alla classifica, quindi su Conte e Allegri che comandano ancora la Serie A. Con el dovute differenze che poi sono quelle note: Allegri orgoglioso di intestarsi la tradizione del calcio all’italiana, Conte invece no anche se poi l’Antonio spesso e volentieri là torna ma non gli va detto sennò si arrabbia.

Scrive Luigi Garlando per la Gazzetta:

Va riconosciuto a Conte il tentativo di innalzare la qualità del suo prodotto per renderlo compatibile con la Champions, attraverso un mercato ambizioso che ha avuto in De Bruyne il fiore all’occhiello. Tecnica e possesso. Un dato spiega bene la trasformazione. Nel torneo scorso il Napoli era solo 15° per numero di azioni nemiche spezzate nella età campo avversaria. Ora è tra le prime 3 con i piranha del Gasp. Conte ha spinto avanti il Napoli o lo ha reso più aggressivo. Non è sovrapponibile al Milan. I rossoneri hanno un baricentro più basso (49,4 m-51,7), recuperano palla più indietro (33,7 m-37,8), tengono meno palla (49,9%-56,6). Max ha scelto di rintanarsi indietro e attendere, Antonio no.

Il nuovo Conte non è solo l’Aventino torinese

Ma cos’è successo? Che col nuovo ambizioso assetto, il Napoli ha perso gli antichi equilibri, ha intasato troppo gli spazi offensivi e ha faticato ad attaccare la porta. McTominay ha smarrito la sua comfort zone, De Bruyne si è infortunato, sono arrivate le sconfitte, i malumori e un principio di crisi. Come ne è venuto fuori Conte, a parte la fuga sull’Aventino? Lanciando i trascurati Neres e Lang negli spazi in cui un tempo volavano Lavezzi e Cavani, liberando campo davanti, invece di intasarlo in massa. In fondo, è ritornato al calcio da combattimento che ha sempre coltivato, anche da ct. È come se si fosse sfilato un abito di gala, che lo impacciava troppo, e fosse tornato a vestiti più morbidi in cui si sente a suo agio.  

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