Postecoglou, dopo 23 giorni i tifosi del Nottingham Forest vogliono già il suo esonero (Times)

Il Nottingham sconfitto in casa in Europa League 2-3 dai danesi del Midtjylland specialisti sulle palle inattive. «I tifosi hanno il diritto di esprimere la loro opinione»

Postecoglou tottenham Arsenal

2023 archivio Image Sport / Calcio / Totthenham / Ange Postecoglou / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

Ventitré giorni. È questo il tempo trascorso dall’arrivo di Ange Postecoglou sulla panchina del Nottingham Forest, eppure i tifosi ne invocano già l’esonero. Lo riferisce il Times dopo la deludente serata europea al City Ground, dove il Midtjylland ha inflitto una pesante sconfitta per 3-1 alla squadra di casa. Per quasi trent’anni i tifosi del Forest avevano atteso questo momento, il ritorno sulla scena europea. La notte magica si è trasformata in un incubo: fischi, contestazione alla proprietà e un allenatore visibilmente sotto choc. Tra gli spalti è risuonato più volte il nome di Nuno Espírito Santo, l’allenatore esonerato per fare spazio a Postecoglou.
Domenica il Forest si recherà a St James’ Park in cerca della prima vittoria in sette partite sotto la guida del tecnico australiano. Se anche questa sfida dovesse sfuggirgli, chissà per quanto tempo potrà ancora provare a convincere i tifosi a tornare dalla sua parte.

Le parole di Postecoglou

«I tifosi sono delusi, hanno il diritto di esprimere la loro opinione e io ho ascoltato la loro opinione», ha dichiarato il tecnico australiano nel post-partita. «Nulla mi sorprende più, credo sia il clima in cui ci troviamo. Sembra che le cose stiano andando così. Non posso controllare nulla, la mia responsabilità è vincere e progredire». Postecoglou ha poi aggiunto: «Capisco che l’umore in campo non sarà dei migliori, capisco l’atteggiamento della gente in questo momento, in particolare nei miei confronti. Non mi preoccupo mai di questo, non è un territorio sconosciuto per me. Credo davvero che supereremo questo periodo di incertezza e che saremo sulla buona strada».

L’ombra di Nuno Gomes

Morgan Gibbs-White aveva descritto prima della gara la tattica del nuovo allenatore come “completamente diversa” rispetto a quella del predecessore, ma il problema non era tattico. Si trattava dell’incapacità di eseguire le azioni di base e di difendere adeguatamente la propria area. Il Forest non poteva ignorare la pericolosità del Midtjylland sui calci piazzati. Gli ospiti sono così fieri del loro record su palla inattiva da esporre una tabella nella sala relax del centro di allenamento con le loro statistiche impeccabili: la scorsa stagione hanno segnato 15 gol in più su calci piazzati rispetto a quelli subiti. Nel solo primo tempo, il Midtjylland ha tirato sette volte in porta da palla inattiva e il Forest ne ha incassati due. Aral Simsir ha battuto la punizione del primo gol, deviata da Mads Bech sul secondo palo dove Ousmane Diao, completamente smarcato, ha insaccato alle spalle di Matz Sels.

Emergenza difesa

A rendere tutto ancora più complicato ci hanno pensato il cartellino giallo estratto per Morato dopo appena 20 secondi e l’infortunio che ha costretto Murillo ad abbandonare il campo al 28′. La situazione difensiva nella prima mezz’ora è stata a dir poco disastrosa. E quando Diao è andato a un soffio dal gol su un altro calcio d’angolo, l’atmosfera al City Ground ha cominciato a farsi irrespirabile. Eppure il Forest ha avuto le sue occasioni per riaprire la partita. Chris Wood, entrato dalla panchina, si è visto annullare due conclusioni per fuorigioco, ma gli ospiti si sono dimostrati ben organizzati e capaci di respingere ogni assalto. Poi è arrivata la mazzata definitiva. Postecoglou si è portato le mani sulla testa in segno di sconforto mentre la sua squadra veniva bruciata in contropiede e Andreasen fulminava Sels siglando il 3-1.

Domenica il Forest si recherà a St James’ Park in cerca della prima vittoria in sette partite sotto la guida del tecnico australiano. Se anche questa sfida dovesse sfuggirgli, chissà per quanto tempo potrà ancora provare a convincere i tifosi a tornare dalla sua parte.

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