Dopo 8 mesi, Tuchel non ha ancora trovato un abito tattico alla sua Inghilterra (Telegraph)
Dall'Inghilterra sono pretenziosi e sicuri: "Deve vincere la Coppa del Mondo. Molti allenatori dicono che i moduli non contano, ma è importante capire come la squadra debba giocare"

England's German head coach Thomas Tuchel looks on during the 2026 World Cup Group K qualifier football match between England and Albania, at Wembley stadium in London, on March 21, 2025. (Photo by Glyn KIRK / AFP)
L’Inghilterra entra in una fase decisiva sotto la guida del nuovo c.t. Thomas Tuchel. È quanto riporta il Telegraph. Dopo otto mesi, il commissario tecnico tedesco è chiamato ora a dare una vera identità tattica e un volto riconoscibile alla squadra. Le vittorie nelle qualificazioni al Mondiale, ottenute contro avversarie modeste, non bastano a sciogliere i dubbi sollevati dall’amichevole persa con il Senegal e dalla mancanza di un piano di gioco evidente. Con diversi titolari fuori per infortunio e un centrocampo ancora senza un leader, Tuchel deve mostrare quale sarà la sua strada. Anche se non sarà semplice dato che le aspettative e le richieste sono alte (vincere i Mondiali, praticamente ndr).
È ora che Tuchel dia un’identità tattica all’Inghilterra (Telegraph)
Scrive così il quotidiano britannico:
“Il tedesco ha iniziato la carriera di allenatore dell’Inghilterra all’inizio di gennaio, ma, a giudicare dal modo in cui ha parlato venerdì a St George’s Park, il vero lavoro inizia ora. Gli ultimi otto mesi, a quanto pare, sono stati dedicati quasi esclusivamente all’acquisizione di competenze nel calcio internazionale.
«Ho sempre avuto in mente, su un foglio bianco, di usare i primi due ritiri per imparare molto e poi usare i ritiri tre, quattro e cinque per una maggiore competizione e restringere il campo», ha detto Tuchel. Okay. Questo, con una squadra allargata, in relazione a chi gioca. Ma quello che dobbiamo sapere, con il ritiri tre, è come vuole che giochino effettivamente. O meglio, come ce lo mostra in campo. […] Ma la sconfitta al City Ground contro il Senegal ha fatto suonare un campanello d’allarme. Non ad alta voce. Non ancora. Ma sono percepibili. […]
La situazione è stata ulteriormente aggravata dal fatto che anche nelle tre precedenti partite internazionali se ne erano viste scarse tracce, se non in sporadici episodi. «Dobbiamo trovare un’idea in cui tutti possano aderire, tutti poi abbassino la testa della mazza e dicano ‘ok, questa è la strada da seguire’. Quindi, si tratta più di principi e di costruire una struttura che tutti possano comprendere» […]
La maggior parte degli allenatori sostiene che i moduli non contano. Giusto. Ma ciò che conta è riuscire a mostrare come si vuole che la squadra giochi. Tuchel voleva che il suo periodo con l’Inghilterra fosse breve, intenso e, si spera, proficuo. È per questo che non ha accettato l’incarico per il ritiro di novembre 2024. È stata una sua scelta. E ciò che costituisce il successo è chiaro quanto l’identità che deve ancora trovare: l’Inghilterra deve vincere la Coppa del Mondo.