È da due anni che il Manchester City ha imboccato il declino, quest’estate hanno ceduto calciatori storici (As)

"Al centro del progetto c'è Guardiola. Dubbi sul futuro contrattuale di giocatori chiave come Haaland e Rodri. Se n'è andato anche Begiristain, architetto del club"

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Orlando 01/07/2025 - FIFA Club World Cup 2025 / Manchester City-Al Hilal / foto Imago/Image Sport nella foto: Josep Guardiola ONLY ITALY

Negli ultimi due anni, il Manchester City ha vissuto una trasformazione radicale il quale ne ha scosso le fondamenta (e forse partecipa alla “crisi” nei risultati ndr). La squadra che sotto Guardiola sembrava imbattibile e che ha scritto pagine memorabili vincendo il triplete inglese e la Champions League a Istanbul contro l’Inter, oggi affronta un periodo di netta rifondazione. Scrive Diario As dalla Spagna che il mercato estivo ha accelerato questa metamorfosi: giocatori storici come De Bruyne, Grealish, Ederson e prima ancora come Kyle Walker, Laporte hanno lasciato il club.

La città di Manchester (lato City) è nel panico per la rivoluzione della squadra di Guardiola (As)

“Due anni. È il tempo impiegato da gran parte dei campioni d’Europa del Manchester City per crollare. […] Ma la crisi sportiva che da allora ha afflitto il City ha imposto una profonda trasformazione, evidente nella squadra. Anche l’architetto del club, Txiki Begiristain, se n’è andato, insieme ad alcuni dei giocatori chiave che hanno guidato il City al punto più alto della sua storia. Quest’estate è stata particolarmente vivida da questo punto di vista: Ederson, il portiere che ha dato un senso alla regia del club dalla difesa, è partito per il Fenerbahçe. Anche giocatori come Akanji, andato all’Inter, e Gündogan, andato al Galatasaray, hanno lasciato il mercato all’ultimo giorno.

La stessa cosa è successa in questa sessione di mercato con De Bruyne, una leggenda del club, e Grealish, finiti rispettivamente al Napoli e all’Everton. Nelle finestre di mercato precedenti c’è stata anche una fuga di campioni: Kyle Walker è finito al Milan, Aymeric Laporte all’Al Nasr, Sergio Gómez al Real Madrid, Kalvin Phillips al West Ham e poi all’Ipswich, Perrone al Como e Cole Palmer al Chelsea; in attacco, Julián Álvarez e Riyad Mahrez sono stati ceduti e sono finiti all’Atlético e all’Al Ahli. Una partenza che mette a nudo il progetto e lo vede ripartire praticamente da capo. Una strategia in cui Guardiola rimane la figura centrale, seppur con dubbi contrattuali sulle sue stelle che iniziano già a contagiare anche pesi massimi come Rodri e Haaland”.

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