Il disastro Ferrari finisce sul Wall Street Journal: «la stagione è un incubo, e la prossima è un’incognita»

Non una bella pubblicità per John Elkann. Il Wsj racconta la peggior stagione degli ultimi tempi tra errori strategici e litigi interni. Ciononostante i tifosi amano sempre il Cavallino

Giuntoli e Vasseur Ferrari

Citta’ del Messico (Messico) 20/10/2024 - gara F1 / foto Scuderia Ferrari Press Office/Image Sport nella foto: John Elkann-Frederic Vasseur

Il disastro Ferrari finisce sul Wall Street Journal: «la stagione è un incubo, e la prossima è un’incognita»

Non sarà rimasto contento John Elkann dell’attenzione che il Wall Street Journal ha riservato alla Ferrari. Un reportage sull’entusiasmo dei tifosi a Monza nonostante l’annata da incubo. La bibbia del giornalismo finanziario racconta l’annata del Cavallino, “la più brutta stagione degli ultimi anni”.

Il Wall Street Journal parla di incubo:

Quest’anno, i tifosi italiani sono arrivati a Monza più ansiosi del solito. Questo perché la stagione della Ferrari si è trasformata in un incubo completo.

Prosegue il Wsj:

La squadra, che non vince un titolo costruttori dal 2008, sta vivendo il digiuno più lungo della sua storia. Neanche una vittoria in gara per i suoi piloti e nell’ultimo Gran Premio a Zandvoort entrambe le monoposto non sono nemmeno arrivate al traguardo. Monza, la “casa felice” del Cavallino, si è trasformata in qualcosa di molto simile a un ritorno a scuola con la pagella piena di insufficienze. 

La stagione disastrosa della Rossa

Ancora il Wall Street Journal:

Ferrari aveva iniziato la stagione con le fanfare per l’arrivo di Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo. Indossando per la prima volta la tuta rossa, il britannico aveva parlato del sogno di ogni bambino che corre in kart. L’obiettivo era l’ottavo titolo iridato, e c’erano tutte le ragioni per credere in una Ferrari finalmente competitiva. La Scuderia aveva infatti chiuso la scorsa stagione al secondo posto nel mondiale costruttori. Dopo anni di frustrazione, il futuro sembrava luminoso. La realtà dei primi due terzi del 2025 ha raccontato tutt’altro. Hamilton è lontano anni luce dalla lotta per il campionato, relegato al sesto posto in classifica. Peggio ancora: non è nemmeno il migliore in squadra. Charles Leclerc lo ha battuto in 12 delle 14 gare in cui entrambi hanno concluso la corsa. Il punto più basso per Hamilton è arrivato in Ungheria, quando non è riuscito a superare nemmeno la seconda fase delle qualifiche. «Sono inutile, assolutamente inutile», aveva ammesso con amarezza. «Ho guidato malissimo».

Hamilton voleva scappare

La situazione è così cupa che il quarantenne britannico ha persino lasciato intendere che la Ferrari dovrebbe pensare a sostituirlo. Ma per ora la Scuderia non ha alcuna intenzione di farlo. Le urgenze sono altre: la disperata ricerca di costanza. Per tutta la stagione, le monoposto hanno sofferto problemi legati all’altezza da terra, costringendo i piloti a lottare più contro la macchina che contro gli avversari. Non sono mancati, inoltre, errori strategici e frizioni interne. L’ultima è avvenuta a Zandvoort, quando Leclerc ha contestato in diretta radio le decisioni del muretto. «Siamo così fottutamente sfortunati! Incredibile!», ha urlato, lasciando che tutti ascoltassero la sua frustrazione. Lo stesso Leclerc, però, sa bene che i motivi per cui la McLaren ha raccolto più del doppio dei punti della Ferrari non si riducono alla sola sfortuna o a qualche passo falso. La lotta al titolo è già chiusa e resta un’incognita quanto potrà essere competitiva la Scuderia il prossimo anno, quando entreranno in vigore i nuovi regolamenti tecnici. Mercedes, ad esempio, sembra già in vantaggio nello sviluppo in vista del 2026.

Nonostante questo sfacelo, scrive il giornale, l’entusiasmo dei tifosi non ne risente minimamente.

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