Cantalamessa: «Trasferte vietate ai tifosi del Napoli, non c’entra il razzismo. Cori a Pontida? Voglio vedere il video»

A Radio Crc: «La Roma ha più limitazioni degli azzurri, persino il Milan ha più limitazioni dell'Inter. Cori anti-napoletani a Pontida? Non mi risulta sia successo nulla. Fico e Conte sono usciti con questa notizia, senza alcun video»

Napoli Decibel Bellini, tifosi

Ni Napoli 26/10/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Lecce / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: striscione tifosi Napoli

Uno dei temi più discussi negli ultimi tempi nell’ambiente legato al Napoli è il frequente divieto di trasferta imposto ai tifosi azzurri residenti in Campania. L’ultimo stop è stato annunciato ieri in vista della gara di San Siro contro il Milan (domenica alle 20:45) e – inevitabilmente, considerata la portata della sfida – ha già generato numerose polemiche, con tanto di presunte accuse di razzismo ai danni dei partenopei. Il senatore leghista, nonché presidente del Napoli Club Parlamento, Gianluca Cantalamessa ha provato a fare chiarezza in merito durante un suo intervento a Radio Crc.

Trasferte vietate ai tifosi del Napoli, le parole del Senatore Gianluca Cantalamessa

«Trasferta vietata per i tifosi azzurri? Non è una questione o un discorso legato al razzismo, Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è di Avellino e il Capo dell’osservatorio del Ministero dell’Interno, Guido Improta, è napoletano. Il problema è legato alla sicurezza, ci sono una serie di evidenze investigative che hanno fatto sorgere delle preoccupazioni sui possibili disordini che possono far degenerare la situazione sul tragitto dei tifosi verso lo stadio», ha esordito Cantalamessa.

«Per colpa di alcuni facinorosi, che niente hanno a che vedere con il calcio, il Ministero è costretto ad intervenire. Ricordatevi gli scontri a Cagliari in occasione del match tra Cagliari e Napoli. Il problema non è di razzismo, ma di sicurezza e di ordine pubblico. Non riguarda solo Napoli, la Roma ha più limitazioni degli azzurri, persino il Milan ha più limitazioni dell’Inter. Il Napoli non è l’unica squadra che è soggetta alle limitazioni delle autorità», ci ha tenuto a sottolineare.

«I rischi maggiori sui possibili scontri si riscontrano al di fuori o lungo i percorsi che i tifosi devono fare per raggiungere lo stadio. All’interno dello stadio la presenza delle forze dell’ordine permette di tenere distante e divise le due tifoserie. Il problema, come ho detto prima, è fuori e nei tragitti per raggiungere lo stadio. Come Capogruppo della Commissione Antimafia, abbiamo deciso quest’anno di formare un comitato sulle infiltrazioni delle criminalità organizzate nelle curve degli stadi in seguito ai fatti di Milano che hanno coinvolto l’Inter e il Milan e abbiamo formato un osservatorio privilegiato per valutare eventuali disordini.

Violazione libertà costituzionali? Non è detto che gli scontri avvengano in autogrill. Vi chiedo: nel caso dovessimo aprire tutto, se dovesse scappare il morto? Abbiamo uno dei migliori servizi di intelligence al mondo che vanta capacità investigative che ci vengono riconosciute da tutto il mondo tanto che i vertici dell’FBI negli Stati Uniti imparano dai nostri investigatori. Ci sono una serie di eventi dove il campanello di allarme per possibili disordini è più alto. Per questo, bisogna che le autorità mettano in atto dei provvedimenti dovuti a tutela delle persone. Se ci fosse la possibilità di schierare una serie di pattuglie entro i limiti consentiti per mettere tutti in sicurezza è auspicabile», ha spiegato.

E sui presunti cori razzisti contro i napoletani a Pontida:

«Non mi risulta sia successo nulla. Se è successo, voglio vedere il video. Qualcuno in malafede ha riferito una nota negativa al nostro ufficio stampa. Fico e Conte sono usciti con questa notizia, senza alcun video. Siamo venuti in cinquecento dalla Campania e da Napoli e non c’è stato alcun coro razzista. Non parlate di una realtà che non esiste! Per quanto riguarda la questione delle bande criminali che si confondono con i tifosi normali, la tifoseria del Napoli è una delle migliori d’Italia. Per colpa di questi criminali, migliaia di tifosi vengono bloccati e impediti di sostenere la propria squadra del cuore. È una sconfitta per tutti. In Commissione dobbiamo fare dei ragionamenti su una riforma del calcio sullo stampo di quella inglese che riuscì a superare il problema degli Hooligans in Inghilterra. Ci sono una serie di misure da adottare per gestire la questione della sicurezza negli stadi, ma se ci sono una serie di curve che fanno certe cose e altre no, è un problema delle singole società».

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