Dovbyk ha già detto sì al Napoli ma il nodo è sempre lo stesso, la Roma vuole venderlo non prestarlo (Corsport)
Il Napoli proporrebbe prestito oneroso a 5-6 milioni con diritto di riscatto. Resistono sullo sfondo Arokodare e Pinamonti. Jackson costa troppo

As Roma 22/09/2024 - campionato di calcio serie A / Roma-Udinese / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: esultanza gol Artem Dovbyk
Dovbyk ha già detto sì al Napoli ma il nodo è sempre lo stesso, la Roma vuole venderlo non prestarlo (Corsport)
Hojlund sì ma le alternative non possono mancare. Anche perché non manca pochissimo alla fine del mercato, ormai undici giorni (chiude il primo settembre).
Scrive il Corriere dello Sport:
Se per Hojlund la strada dovesse diventare troppo ripida, ecco Dovbyk (27) che ha già detto sì al Napoli. Sarebbe felice di giocare al Maradona. La Roma cerca pretendenti, con Gasperini l’ex Girona rischia di giocare poco, così il Napoli ha fiutato la possibile occasione di mercato. Contatti avviati con gli agenti e subito apertura totale al trasferimento. E la Roma? Non si opporrebbe, anzi, ma andrebbe trovato l’accordo sulla formula del trasferimento. Il Napoli proporrebbe sempre un prestito oneroso a 5-6 milioni con diritto di riscatto, ma la Roma in questa fase del mercato, per i paletti della Uefa, per il famoso settlement agreement, ha necessità di vendere, di fare cassa. Dovbyk è uno dei giocatori in vetrina che vorrebbe cedere a titolo definitivo. In lista resiste il profilo di Tolu Arokodare, 24 anni, 23 gol nell’ultima stagione al Genk, costo 20-25 milioni. Sullo sfondo, distante, Andrea Pinamonti, 26, reduce dal prestito al Genoa e domani rivale col Sassuolo. Nicolas Jackson del Chelsea, invece, ha costi elevatissimi.
Gasperini stronca Dovbyk: «Ha lacune sul piano tecnico ma anche sui movimenti: i tempi o li hai o non li hai»
Gasperini non ha peli sulla lingua e dal ritiro della Roma dice forte e chiaro che Dovbyk è un attaccante non adatto, lui parla di lacune evidenti, anche sul piano tecnico. Più una bocciatura, una vera e propria stroncatura. Il Corriere dello Sport riporta le sue parole:
«Le partite e le stagioni si decidono lì davanti e a noi qualcosa manca, lo sapete», ha ribadito l’allenatore. Servirebbe prima di tutto un’ala per far decollare il suo progetto. Per rinforzarsi, prima ancora che per completarsi, «due cose ben diverse».
Gasperini, quindi cosa manca in attacco?
«Un giocatore di sicuro. Tutte le squadre spendono grandi cifre per gli attaccanti. Il reparto offensivo è il più ricercato e anche il più costoso in cui operare. Quando hai giocatori forti in attacco, sei anche più competitivo. Dobbiamo saperlo bene anche noi».
La sua squadra è da Champions?
«Tutto dipenderà da quanto riusciremo a essere forti davanti. Lì, a fine mercato, determineremo più o meno la forza della Roma».
E Dovbyk?
«È stato pagato una bella cifra perché aveva fatto molto bene in Spagna. Tutto sommato ha fatto i suoi gol anche al primo anno in Italia. È un centravanti di valore. Siamo qui per migliorare le sue lacune».
Di che tipo?
«Beh le vedete anche voi. Sul piano tecnico, ma anche sugli smarcamenti e sui movimenti. Alla fine sono quelli che determinano la capacità di entrare nel gioco, oppure di essere troppo in anticipo o troppo in ritardo. Funziona come nella musica: o sei stonato o hai il tempo giusto».