Zaniolo, multa di 15mila euro dopo gli scontri negli spogliatoi durante Fiorentina-Roma Primavera

“Nello spogliatoio della Roma ha colpito Almaviva e dato una spinta a Litti, così da cagionare ad entrambi danni fisici con prognosi di dieci giorni”.

Cm Verona 23/02/2025 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Fiorentina / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Nicolo’ Zaniolo

Dopo il patteggiamento, Nicolò Zaniolo ha ricevuto un’ammenda di 15.000 euro in seguito a quanto accaduto negli spogliatoi del Viola Park dopo Fiorentina-Roma Primavera lo scorso 26 maggio. Il calciatore, ex di entrambi i club, era stato accusato di essere entrato nello spogliatoio giallorosso e aver colpito due giocatori.

Multa per Zaniolo da 15mila euro

Zaniolo era all’epoca ancora tesserato con il club toscano ed era stato accusato di colluttazione con i due giovani della Roma Mattia Almaviva e Marco Litti.

Di seguito, il comunicato che spiega la motivazione dell’ammenda:

Nicolò Zaniolo, all’epoca dei fatti calciatore tesserato per la Fiorentina, in violazione degli artt. 4, comma 1, e 38 del Codice di Giustizia Sportiva, per aver, in occasione della gara tra Fiorentina e Roma, disputata a Firenze, presso il Viola Park, in data 26 maggio 2025 e valevole come semifinale “playoff” del campionato Primavera 1 della corrente stagione sportiva, dopo essere entrato – al termine della gara stessa – nello spogliatoio della Roma, colpito con schiaffi al collo, il calciatore Mattia Almaviva, ed in seguito dato una spinta al calciatore Marco Litti, così da cagionare ad entrambi danni fisici con prognosi di dieci giorni, come da certificazione medica in atti. Pertanto, la Federazione ha comunicato la seguente sanzione: € 15.000,00 (quindicimila/00) di ammenda per il Sig. Nicolò Zaniolo.

L’ex Roma e Fiorentina: «Offeso e provocato, ma ho reagito nel modo sbagliato»

«Nei giorni scorsi sono stato ascoltato in Procura dal Procuratore Federale Giuseppe Chiné, che desidero ringraziare per avermi dato modo di chiarire, spero definitivamente, la mia posizione.  Non posso ovviamente entrare nel merito delle spiegazioni che ho fornito in merito alla dinamica degli eventi, che ritengo risolutive.  Ribadisco di non aver compiuto atti aggressivi o violenti ai danni di nessuno, ma di essere stato io bersaglio di offese e provocazioni ingiustificate da parte di alcuni tesserati della Roma; nondimeno, riconosco di non aver reagito nel modo più opportuno rispetto al ruolo e all’esperienza che mi appartengono».

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