Paltrinieri un po’ come Highlander e Buzz Lightyear, vuole andare verso l’infinito e oltre (Il Giornale)
"Fosse un film, la sua storia potrebbe ricordare I Pirati dei Caraibi. Ha praticamente indicato la rotta a tutta l'Italnuoto: si può ancora vincere"

Parigi (Francia) 04/08/2024 - Olimpiadi Parigi 2024 / nuoto / foto Imago/Image Sport nella foto: Gregorio Paltrinieri ONLY ITALY
Gregorio Paltrinieri continua a essere una certezza per il nuoto azzurro. A quasi 31 anni, ha conquistato l’argento nei 5 km ai Mondiali di fondo, portando a otto la striscia consecutiva di edizioni iridate con almeno una medaglia, proprio come Federica Pellegrini. Nonostante un dito fratturato in gara e le condizioni difficili dell’acqua a Singapore, tra caldo e inquinamento, Paltrinieri ha dato ancora una volta prova della sua solidità, indicando la strada all’Italnuoto in una rassegna partita tra le incertezze. Ne parla Il Giornale.
Paltrinieri come highlander, affamato come il primo giorno (Giornale)
Scrive così Il Giornale:
“Fosse un film, la storia di Gregorio potrebbe ricordare quella di un corsaro nella saga “Pirati dei caraibi”. A un certo punto, il filibustiere beve da un calice (d’argento) l’acqua sgorgata dalla Fonte della giovinezza, simbolo di eternità. Quest’episodio può forse rendere l’idea sull’ennesima impresa di Paltrinieri, che a quasi 31 anni non smette di sorprendere. Un campione affamato che da quando iniziò a frequentare i podi mondiali (a Barcellona 2013 fu bronzo nei 1500) non ha mai smesso.
Con l’argento di ieri, l’highlander Greg ha scritto “otto” alla voce Mondiali consecutivi con almeno una medaglia (come la Pellegrini, tra il 2005 e il 2019). È una gemma d’argento che splende, irradia, nell’isola di Sentosa. […] Ma come il famoso personaggio dei cartoni animati, Paltrinieri vuole andare oltre l’infinito e oltre. Nel senso che non si risparmierà: farà anche le altre tre gare del programma del fondo. Intanto, con la prima medaglia azzurra capitan Greg ha indicato la rotta a tutta l’Italnuoto: sì, possiamo scrivere la storia ancora. E si può fare anche con un dito fratturato nei primi metri: «Dopo due minuti che sono partito, mi sono insaccato. Ho fatto la gara con un dito che pulsava, nell’acqua calda tra l’altro, e mi faceva un male bestiale. Gli intoppi possono esserci sempre, però il mio l’ho sempre fatto».
L’altro intoppo è legato alla mattinata di Singapore, quando gli atleti sono andati a letto senza sapere se avrebbero gareggiato. Colpa di una petroliera che avrebbe provocato l’inquinamento dell’area. Per di più, nella brodaglia dell’isola del Paese asiatico la temperatura ha toccato i 30 gradi (con massima consentita di 31). Ma super Greg ha tirato fuori la classe, l’orgoglio e l’energia di cui dispone”.