Marchand analizzato dall’Università: nessuno sott’acqua come lui, guadagna mezzo secondo in una virata

El Paìs si affida al direttore di Acquatica dell'Università di Granada: "Il suo nuoto rivela una padronanza assoluta delle sezioni subacquee e una clamorosa economia tecnica"

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France's swimmer Leon Marchand competes in the final of the men's 200m individual medley swimming event during the 2025 World Aquatics Championships in Singapore on July 31, 2025. (Photo by Oli SCARFF / AFP)

Léon Marchand ieri ha sfracellato il record mondiale dei 200 metri misti, in semifinale ai Mondiali di nuoto. Oggi ha vinto uno scontato oro. E se non fosse bastata l’analisi scientifica del marziano che ne aveva fatto poco tempo L’Equipe, oggi El Paìs ne pubblica un’altra che rende benissimo che razza di pesce sia il campione francese. La firma Raúl Arellano, il del Laboratorio di Acquatica dell’Università di Granada.

Arellano con i tempi parziali davanti nota una cosa: vola sott’acqua. Il record è diventato suo in immersione. “Dopo la prima virata, tra farfalla e dorso, pur toccando il muro con 0,22 secondi di ritardo rispetto all’americano Shaine Casas, è emerso con 0,20 secondi di vantaggio, quasi mezzo secondo di vantaggio in quel tratto e un netto vantaggio sul resto dei concorrenti – più di un secondo – che già nuotavano in vantaggio sul record mondiale. Come campione olimpico nei 200 metri rana, ci si aspettava un distacco straordinario, e così è stato”.

Il distacco di 13,3 metri in immersione dopo la virata da rana a stile libero gli ha permesso di estendere il suo vantaggio a 2,32 secondi solo in quella sezione. Accelerando appena nell’ultima sezione, ha mantenuto costantemente il vantaggio fino al traguardo. È sorprendente che la sua frazione nel dorso sia stata molto simile a quella nello stile libero. Questo solleva delle domande: era già stanco o si stava semplicemente risparmiando per la finale?”.

“La prestazione di Marchand si distingue non solo per la sua superiorità tecnica, ma anche per la sua capacità di gestire lo sforzo. Il suo nuoto rivela una padronanza assoluta delle sezioni subacquee e un’economia tecnica che gli consente di mantenere una velocità elevatissima senza mostrare alcun segno apparente di affaticamento. In una gara impegnativa come i 200 misti, dove ogni cambio di stile rappresenta una nuova sfida fisiologica e tecnica, il francese ha offerto una lezione magistrale di esecuzione, strategia e maturità agonistica”.

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