In Francia il canale tv della Ligue 1 piace ai tifosi, è finito il valzer dei broadcaster

Lo scrive l'Equipe. Dire che in Italia siamo lontani da certe dinamiche è un eufemismo. In molti in Francia sono contenti dell'offerta, pochi gli scettici

Ligue 1 diritti tv

This photograph shows the logo of French Ligue 1 ahead of the French L1 football match between Stade Brestois 29 (Brest) and Stade Rennais FC at Stade Francis-Le Ble in Brest, western France on October 19, 2024. FRED TANNEAU / AFP

Negli ultimi anni, i diritti televisivi della Ligue1 hanno vissuto una continua instabilità, con un turnover di piattaforme (come beIN Sports su tutte ndr) che ha disorientato i tifosi e minato la fidelizzazione del pubblico. Oltre al fatto che – come in Italia – non si è mai riusciti a trovare una quadra che soddisfacesse le squadre a livello di diritti televisivi da spartire. Ma ad oggi, con il lancio di Ligue 1+ che avevamo qui raccontato, il campionato francese si prepara a scrivere una nuova pagina, nella speranza di riconquistare gli spettatori (e gli abbonamenti) persi nel tempo. Lo scrive l’Equipe.

I tifosi in Francia già amano il canale autonomo della Ligue 1 (Equipe)

Per molto tempo, i telespettatori della Ligue1 hanno assistito a un vero e proprio valzer di emittenti. Mediapro, Amazon, Dazn – con apparizioni più marginali di Canal+ e beIN Sports – si sono alternate in una girandola incessante, a tratti più frenetica del numero stesso di spettatori raggiunti. Nessuna di queste soluzioni, tuttavia, è riuscita a riportare l’entusiasmo dei tempi migliori.

Ora però tutto cambia. La Ligue de Football Professionnel (Lfp), organismo che gestisce il calcio professionistico francese, ha deciso di fare da sé. È nato Ligue 1+, un nuovo canale interamente dedicato al campionato. Il pubblico – racconta il quotidiano francese – sembra già reagire positivamente. Loucas, tifoso del Lorient, si mostra deciso: «Mi abbonerò. Lo scorso anno ho preferito lo streaming illegale: le tariffe erano troppo alte, e francamente inaccettabili. Ora mi sembrano finalmente eque. Certo, Iptv e pirateria saranno sempre più convenienti, ma bisogna anche avere senso civico: il calcio francese ha bisogno di sostegno». E a quanto pare, non è l’unico a pensarla così.

Anche un tifoso del Lione condivide lo stesso spirito: «L’idea di aiutare la Lega mi piace. Sui social vedo molti dire che per dare una mano al sistema basta abbonarsi. E hanno ragione».

C’è anche chi, come Stéphane, sostenitore del Monaco, intende testare l’offerta prima di un’eventuale adesione definitiva: «Potrei provarlo per due mesi e vedere se ne vale la pena. Prima ero abbonato ad Amazon: meglio di Dazn, certo, ma comunque con una qualità video mediocre. Pagare oltre 20 euro al mese per non vedere neppure tutte le partite era eccessivo. Mi sono iscritto all’inizio del 2025 solo per il basket su Betclic Elite e grazie a un piccolo sconto. Inizialmente usavo una Vpn e guardavo le partite piratate».

Per contrastare questa deriva verso la pirateria, la Lfp ha rafforzato il proprio arsenale legale. Due recenti sentenze della magistratura parigina hanno infatti stabilito l’obbligo, per i provider internet francesi, di bloccare l’accesso a siti di streaming illegali e a servizi Iptv. Cose lontane anni luce per ora dal mondo Italia. Non manca però un certo scetticismo prudente. «Per ora è solo una promessa sulla carta», avverte Théo, sostenitore del Nîmes. «Vedremo se i mezzi tecnici e organizzativi saranno all’altezza. All’inizio non sarà perfetto, ma se manterranno gli impegni, Ligue 1+ potrebbe finalmente rendere il nostro campionato competitivo anche in televisione».

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