La testa di Sinner è oggi a un livello superiore: la “mental gym” lo ha aiutato ad affrontare domande scomode (Il Giornale)

Per Jannik, Wimbledon è l’occasione giusta per liberarsi degli ultimi fantasmi. Avrà due rivali da mettere in riga: Alcaraz e se stesso.

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Italy's Jannik Sinner celebrates after winning against US player Ben Shelton during their men's singles quarter-final tennis match on the tenth day of the 2025 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 9, 2025. (Photo by HENRY NICHOLLS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

Oggi alle 17 ci sarà la finale a Wimbledon tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Per l’altoatesino numero 1 al mondo sarà un modo per scacciare i vecchi fantasmi del Roland Garros.

Sinner oggi a Wimbledon avrà due rivali: Alcaraz e se stesso

Il Giornale scrive:

Quella di oggi per Jannik Sinner sarà la quarta finale di fila in un torneo Slam. Dall’altra parte della rete c’è Carlos Alcaraz, ed è l’occasione giusta per liberarsi degli ultimi fantasmi. Jannik è il secondo italiano ad arrivare in finale a Wimbledon (il primo Matteo Berrettini). Potrebbe anche essere il primo a vincerlo, ma ha due rivali da mettere in riga, ovvero lo spagnolo ed anche se stesso. Il tennis d’altronde mostra che non c’è mai nulla di scritto: durante i tre mesi di squalifica Jannik si era allenato anche con la “mental gym”, affrontando una serie di esercizi che lo costringevano a rispondere ad alcune domande schiacciando un tasto in pochi millesimi di secondo.

Il risultato fu che la sua testa è a un livello superiore, poi è arrivata Parigi e, parbleu, tutto è ricominciato da zero. E anche Wimbledon, in fondo, ha dimostrato che il fatto che in due settimane possa succedere di tutto. Nel frattempo le certezze sono che questa è la tredicesima sfida tra i due, che Carlos ha vinto le ultime cinque e di queste tre sono state finali: Pechino, Roma e appunto quella dello Slam francese. 

Panatta: «Jannik è un caterpillar, vincerà di più alla lunga. Alcaraz si diverte di più? Solo apparenza»

Sinner è un teutonico nel tennis…

«È un caterpillar, migliorato anche sull’erba che resta una strana superficie. Ai miei tempi l’erba di Wimbledon era velocissima, la pallina non rimbalzava e schizzava via; questa è lenta e Jannik propone il suo tennis da caterpillar che prevede una velocità di palla pazzesca. La potenza di Sinner è un qualcosa che non ho mai visto prima».

Dove si deciderà tatticamente e tecnicamente la finale di oggi?

«A mio modo di vedere nel servizio. Se ti entra bene prima palla puoi fare subito punto o accorciare gli scambi. E questo aiuterebbe Alcaraz che scenderebbe anche a rete per chiudere. Le voleè le sa fare».

Sembra divertirsi più di Jannik quando gioca…

«Un’apparenza, se vinci sei sempre molto felice. Lo spagnolo è istintivo ma, alla lunga, Jannik è solido e il disturbo al gomito sembra passato».

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